Chiellini a Sky Sport: “Ronaldo come Pirlo. Porto dentro di me il sorriso di Davide Astori”

In occasione del Gran Galà del calcio, Giorgio Chiellini ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste sono le sue parole:

Su Ronaldo: “La prima volta che si è accorto che c’era una squadra forte dietro di lui è stata a Valencia. Lui è arrivato ed una cosa in più, ma lì abbiamo dimostrato che siamo una squadra con lui ma anche senza di lui. Ci aiuta a migliorare nel quotidiano, è una persona che approccia al lavoro in un modo che a noi mancava. La sua esperienza, la sua personalità. Cristiano ci sta dando quello che Pirlo ci diede quando arrivò, solo che Andrea ci aiutò in Italia. Ci sono dei fuoriclasse che fanno giocare bene tutti quelli che stanno accanto a lui e tra questi c’è anche Ronaldo”.

Sulla Champions League: “Da marzo in poi è una giungla. L’idea è quella, l’obiettivo è quello. Un undici base si sta formando e creando rispetto alle prime partite. Vi assicuro che venerdì eravamo molto stanchi, prima di Firenze, ma c’è stato uno sforzo mentale ancora maggiore. Ci sarà bisogno di tutta la nostra importante rosa, abbiamo tanti calciatori che ora sono sacrificati, ma Allegri sa bene che saranno fondamentali nel momento in cui non saremo tutti al massimo”.

Sulle partenze di Bonucci e Buffon: “Per Gigi era un percorso scritto, ha lasciato un ruolo importante in campo e fuori dal campo. Nello spogliatoio ti dava tanto, era un punto di riferimento per tutti, noi italiani e gli stranieri giovani. E l’arrivo di Cristiano, da questo punto di vista, ha colmato il vuoto che aveva lasciato Gigi. Bonucci, invece, per noi è come se non fosse mai andato via. E’ una persona fondamentale. Riusciamo ad esaltarci a vicenda e mettere sempre in risalto i propri pregi. Con noi vengono esaltati i suoi pregi”.

Su Astori?: “Io porto dentro il suo sorriso. Era un ragazzo sempre sorridente, pieno di gioia. Quando eravamo a Milano con la Nazionale ho avuto modo di vedere i suoi fratelli ed è sempre un’emozione. Non posso neanche immaginare il loro dolore, ma condividerlo aiuta ad andare avanti. Prima della gara con la Fiorentina ho pensato che il mazzo di fiori fosse un gesto importante per mostrare la stima a Davide Astori. La Curva della Fiorentina non ci ha fischiato perché sapeva che saremmo andati lì a porgere i fiori. C’era un bel clima al Franchi”.

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