Ts: “Marino: «Paratici è maturo per il salto. Ma la Juventus…»”

L’ex dirigente di Napoli e Atalanta alla redazione di Tuttosport ha parlato della fine del rapporto tra Beppe Marotta e la Juventus e della nuova investitura di Fabio Paratici.

COSA PERDE LA JUVE CON L’ADDIO DI MAROTTA
«La Juventus perde la sua esperienza, la sua autorevolezza, il suo carisma e anche un’importante capacità manageriale, data dal fatto di aver conosciuto tutte le fasi e i periodi del calcio negli ultimi 40 anni. E’ un manager antico che si è sempre aggiornato: unisce esperienza e modernità nella pratica quotidiana. Ed è un manager a tutto campo e un grande comunicatore».

IL PERCHE’ DEL DIVORZIO SECONDO MARINO
«Credo che l’uscita di Marotta sia dovuta a un fisilogico logorio nei rapporti con la presidenza. Una figura così autorevole, un dirigente a tutto campo, finisce per avocare a sé molto potere e stabilire un rapporto con la proprietà anche paritetico, ma certamente destinato a logorarsi. E’ una situazione naturale, a me è capitato varie volte: difficile che il rapporto possa durare più di sei/sette anni, anche se si raggiungono risultati. E quelli della Juventus negli ultimi anni sono stati eccellenti».

PARATICI E IL PESO DELL’EREDITA’ 
«Paratici è bravo. E’ un tecnico, bravissimo e applicatissimo. Un perfezionista nella ricerca dei talenti e dei giocatori, ma abile anche nell’impostazione iniziale delle trattative. Negli ultimi tempi lo ha fatto tante volte e bene. Ha un vantaggio: ha vissuto fianco a fianco con Marotta negli ultimi 15 anni e siccome è una persona di alto livello culturale, che ho potuto apprezzare di persona, avrà sicuramente assorbito tanto dal suo maestro, come fanno di solito le persone intelligenti».

Marco Taormina

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