Szczesny: “Ho imparato dal migliore, Buffon. Questo posto me lo sono guadagnato”

Dire addio a Buffon non è stato facile per i tifosi bianconeri, che però in porta hanno trovato un degno erede: Szczesny. Il polacco, primo portiere dopo i 17 anni da titolare incontrastato di Gigi, si è fatto presto amare dal popolo juventino. L’estremo difensore si è raccontato ai microfoni della BBC.

BUFFON

“Non c’è miglior modo di imparare che guardare i migliori nel loro lavoro. Solo essere con lui in ogni allenamento significava poter vedere come preparava le partite, come comunicava con i difensori, non solo in campo ma anche nello spogliatoio. Mi ha anche aiutato a maturare”.

EREDITÀ

“Se pesa? Per me è più facile, non sono italiano: sarò semplicemente il nuovo numero 1 della Juventus. Non approccio le partite pensando che non posso sbagliare perché tutti penserebbero a Buffon… Il mio primo pensiero è stato che dovevo fare un passo indietro per farne due avanti: l’anno scorso ho giocato 21 partite e ho avuto l’opportunità di imparare da uno dei portieri migliori della storia. Ho avuto un anno a disposizione: se sono arrivato qui me lo sono guadagnato. Non arrivo dal nulla”.

INIZIO STAGIONE

“Non era facile da realizzare, ma possiamo dire che ci aspettavamo di vincere le prime partite. Se giochiamo al nostro livello è difficile batterci. Io voglio vincere trofei e proseguire questa grande storia. Ho visto i sacrifici di Buffon: quando hai 25 anni è tutto facile, dopo i 35 ogni allenamento è sacrificio. E non mi vedo disposto a farli a quell’età”.

ARSENAL

“Sarei rimasto all’Arsenal tutta la carriera. Ho dato tutto per essere lì. Però qualche volta bisogna pensare con la testa e non solo con il cuore. Ero solito fumare, sono stato multato da Wenger. Quand’ero ragazzo non ero pronto mentalmente, mi è costato qualcosa. Poi cresci, maturi”.

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