Torna a casa “Bonnie”: la prima di Leonardo tra fischi e sorrisi

Non è stata solo la prima per Cristiano Ronaldo allo Stadium, ieri, contro la Lazio. Un altro giocatore ha fatto il suo “debutto” davanti ai tifosi di casa. Sì, proprio lui, il figliol prodigo: Leonardo Bonucci. Dopo un anno all’Inferno eccolo di ritorno, dal nulla, in uno scenario che solo due o tre anni fa era da film fantascientifico.

A VOLTE RITORNANO

Qualche fischio c’è stato, impossibile negarlo. Anzi, impossibile evitarlo per Leo. Dopo un anno al Milan i tifosi non potevano non fare altrimenti. Eppure è durato poco, molto poco. Poteva andare peggio perché, tutto sommato, il ritorno a casa non è stato poi tanto male. Complice anche una buona prestazione del numero 19 che “con i fatti” contro i biancocelesti ha risposto alle critiche del suo nuovo arrivo. Lo Stadium, quello che solo tre anni fa era il suo habitat indiscusso e che lo vedeva come leader maximo, oggi è forse un “nuovo appartamento” per lui. Un luogo in cui si dovrà riadattare, ambientare e, a poco alla volta, farsi rispettare come un tempo. Sì, perché prima Bonucci era probabilmente IL leader per eccellenza assieme agli altri senatori. Oggi invece, e per un bel po’, dovrà accontentarsi di essere un nuovo arrivato. E come tale dovrà guadagnarsi rispetto e affetto dei suoi “nuovi tifosi”. Ma questo lui lo sa perfettamente.

NON SI CANCELLA

Nonostante ciò è impossibile cancellare anni di vittorie dopo un anno “in prestito”, anche se al Milan. Gli striscioni di bentornato per Bonucci ci sono stati, gli applausi pure, tutti sintomi di un amore che il tifoso bianconero ha solo cercato di annegare nell'”odio”. Ma come si può arrivare ad odiare qualcuno che solo due anni fa era considerato come un grande amore? D’altro canto quella tra odio e amore è una linea sottile, fragile, quasi a stento palpabile. E Leonardo ora si trova proprio lì, nel mezzo. Riuscirà a tornare nella “love zone”? O sarà costretto a restare nel limbo? In realtà la risposta la conosciamo già tutti. Non è un anno mandato “al Diavolo” che può compromettere il legame tra il difensore e l’Allianz Stadium. Quest’ultimo sarà di nuovo e davvero la sua casa, come lo è sempre stata. Dovrà solo imparare a saper prendersi cura di lei: così come i tifosi impareranno, anzi, ricorderanno, il loro amore per lui.

Perché proprio come Lessie, ieri Bonnie è tornato a casa. E infondo, tra un fischio e l’altro, si sapeva che sarebbe stato qualcosa di unico.

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