WW | Woman of the week: il Capitano deve spiegare le vele

Una settimana difficile per le Women: il post sconfitta di Firenze da gestire (con la paura degli ultimi 15 minuti da smaltire), un match contro il Ravenna che le ha viste sì vincenti, ma con grande fatica. E infine la bruciante sconfitta casalinga col Brescia (la seconda quest’anno) che ha estromesso le bianconere dai quarti di finale di Coppa Italia. In tutto questo c’è bisogno di rialzare la testa, trascinare la squadra al riscatto e tenere alta la bandiera. La nostra Woman of the week è quindi Sara Gama, il capitano della Juventus Women.

TERZINO A FIFA

Sara Gama è stata per gran parte della sua carriera un terzino destro. Lo è stata al Brescia, lo è stata pure in Nazionale agli ultimi Europei. Mi è capitato di sentire la frase “a Fifa era terzino, qui invece la fanno giocare centrale”. Eh già, perché al centro della difesa c’è lei, con una naturalezza che sembra quasi sconcertante. Ma davvero era un terzino prima? Sembra nata per stare lì dove sta ora, con Salvai accanto, a contrastare le avversarie sia con il fisico che con la velocità. Spesso si rende pericolosa di testa sui calci piazzati, ma finora la fortuna gli ha detto no quando si trattava di metterla dentro. A volte è rude, ma ciò è frutto di un modo di giocare deciso, portandola a contrasti duri ma anche ad anticipi e spazzate provvidenziali. Di fatto, quando lei (o Salvai) è stata assente, la solidità difensiva ne ha risentito parecchio. Sempre non a caso, la difesa Gama-Salvai è titolare anche in Nazionale.

UNA BARBIE

Qualche mese fa la Mattel ha deciso di creare una linea su esempi di donne che potevano essere di ispirazione per le future generazioni di bambine. Nel pensare alla Barbie calciatrice, la scelta è ricaduta su di lei. C’è stato tanto da discutere su questo tema, sul perché proprio lei, sul marketing Juventus, sul fatto che la Barbie potesse fare la calciatrice e perché proprio una della Juve. Si è discusso anche sul fatto che fosse di colore, come se Gama dovesse scusarsi di ciò. Un oggetto discusso che si spera possa rendere felici le bambine, sperando che la sua sorte non sia semplicemente quella di finire impacchettata nelle mensole dei collezionisti.

IL MOMENTO DELICATO

Da quando l’Italia è uscita dal doppio confronto con Moldavia e Belgio (entrambi match vinti) la condizione fisica della squadra ha cominciato a scendere vistosamente. Non a caso sono arrivate le prime sconfitte, addirittura tre nelle ultime quattro partite disputate. Un momento mai vissuto prima da una squadra che era abituata a vincere sempre e comunque. Serve davvero una cattiveria agonistica più grande: ci sta di non poter vincere sempre, ci sta una flessione in una stagione. Quello che non ci sta è perdere tutto quanto di buono fatto in questa annata, che rimane comunque splendida. L’esempio in primis deve essere del capitano: Sara Gama è tosta, tenace, decisa. La prima che deve rialzare la squadra è lei. Se tutto il resto dovesse scorrere liscio, allora ne vedremo delle belle nelle prossime settimane.

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