Non è stato giusto. Neanche per un istante. A prescindere dalle prime pagine, belle o meno belle, a prescindere anche dalla partita disputata: questa squadra va soltanto applaudita. Ed è ciò che simbolicamente fanno sui quotidiani italiani, spagnoli, inglesi e francesi. Perché una notte del genere, per la Juve, resta comunque positiva.
“LA JUVE NON CI STA”
E allora tutti titolano sulla rabbia della Juve, dopo novanta minuti di puro delirio. “La Juve non ci sta”, titola la Gazzetta dello Sport. Che fa il pari al più forte “Ingiustizia è stata fatta” del Corriere dello Sport. Infine, un molto più umano “Così non è giusto” di Tuttosport. Del resto, non lo è mai.
SUI GENERALISTI
“A testa alta”, scrive il Corriere della Sera, che si sofferma sul rigore di Ronaldo (“che fa discutere”) e sulla furia di Buffon e della società sul match di Oliver, al quale il quotidiano ha dato un sincero 5.5. Per ‘Libero’, è semplicemente “una beffa Real”: un rigore dubbio al 93′ manda gli spagnoli in semifinale. Più arrendevole il titolo de La Stampa: “Champions maledetta”: una Juve stratosferica che deve arrendersi soltanto ad un rigore al 97′. “Il miracolo e la beffa”, scrive La Repubblica: l’atrocità del calcio ha punito i bianconeri.
DALLA SPAGNA
“Dal panico alla semifinale”, titola AS con tanto di foto principale con l’intervento di Benatia. Per Marca una ‘portada’ più faziosa: “Era rigora!”, le grandi lettere degli spagnoli. Da Barcellona, tutt’altra reazione. Per El Mundo Deportivo, quello del Real è un “Master in arbitraggio”; per Sport l’invenzione arbitrale è ancora più clamorosa: “El robo del siglo”, che non ha bisogno di traduzioni.
No, non è affatto giusto. E a scriverlo è Tuttosport, che titola in questo modo un pezzo molto interessante sul match di ieri. Protagonista? L’arbitro, senza dubbio. Che si erge a protagonista in una sfida lungamente tra le mani della Vecchia Signora.
“A un passo dall’impresa leggendaria – scrive il quotidiano di Torino -, un rigore controverso regala un’esultanza crudele a Ronaldo, che scatanea la furia”. Niente di più vero, soprattutto alla voce ‘moviola’: per Tuttosport è davvero una questione di ‘sensibilità’.
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