Alla scoperta di Carmine Sterrantino: attaccante moderno con gran fiuto del gol

Quando un bambino tira i primi calci ad un pallone lo fa con il solo e unico obiettivo di fare gol. Quando poi però depositare il pallone in rete diventa un’abitudine con il passare degli anni, allora è giusto che gli obiettivi cambino. E la meta di Carmine Sterrantino è affermarsi a grandi livelli nel mondo del pallone.

LE ORIGINI

Senza correre troppo però, un passetto alla volta lavorando giorno dopo giorno per migliorare i propri limiti.
Sterrantino nasce ad Aosta il 12 marzo del 2002. La Juventus lo nota nel settore giovanile dell’Aygreville grazie ai suoi osservatori sparsi per l’Italia. D’altronde, la facilità con cui insacca il pallone in rete non può passare inosservata.
Passa in bianconero nell’agosto del 2015 e inizia a mettere in mostra tutto il suo talento. Dopo un anno di apprendistato, nella stagione 2016/2017 guida la categoria Under 15 fino al successo nel campionato: per lui 21 presenze condite da 16 marcature. Non si fa mancare però anche qualche presenza tra i più grandi (6) riuscendo anche a lasciare il segno in un’occasione.
Stagione nuova, ma abitudini vecchie. Carmine Sterrantino ha finora un bottino personale invidiabile fra Under 16 (categoria di sua competenza) e Under 17 (di cui fa parte con sempre maggiore frequenza). 14 presenze e 12 reti con i suoi coetanei, 13 presenze (7 da titolare) e 4 gol nelle fila dei più grandi.
L’annata ancora in corso, oltre ai gol, ha però permesso agli addetti ai lavori di ammirare i miglioramenti di cui il ragazzo si è reso e si sta rendendo costantemente protagonista.

MA QUAL è IL SUO RUOLO?

Bisogna partire dal presupposto che più gioca vicino alla porta, meglio è per la sua squadra.
Piede destro ma abile anche nell’utilizzo del mancino, nelle categorie inferiori si è destreggiato con successo nel ruolo di prima punta abile ad attaccare la profondità con i tempi giusti. Il fisico snello però, che un classe 2002 deve logicamente ancora sviluppare, gli impedisce di esercitare quel ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco che il centravanti moderno ha la necessità di compiere di tanto in tanto. Per questo motivo ultimamente, e con ottimi risultati, è stato testato da seconda punta o esterno d’attacco in modo da poterne sfruttare la velocità.
Qualità palla al piede, velocità di gambe e grande fiuto del gol: queste le caratteristiche princpipali messe in mostra dal ragazzo aostano.
Da migliorare il fisico ma crescendo, e lavorando con tutta l’umiltà che dimostra sul campo e fuori, l’irrobustimento muscolare arriverà.

Punta centrale, seconda punta o esterno d’attacco non fa differenza: Sterrantino è spesso e volentieri una tassa da pagare per gli avversari.

 

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