Clamoroso Buffon! “Pronto a continuare se Agnelli è d’accordo”

A pochissimi giorni dal suo 40esimo compleanno Gigi Buffon ha dichiarato, nel corso di un’intervista, di non essere ancora del tutto pronto ad appendere gli scarpini, e i guanti, al chiodo. Una notizia che sorprende un po’ tutto l’ambiente considerate le parole dette dallo stesso capitano bianconero solo qualche mese fa. Il numero 1 della Juve ha parlato, tra le altre cose, anche della Nazionale e della sua vita privata.

SU QUALE SARà IL SUO FUTURO

Incontrerò presto il presidente Andrea Agnelli e parleremo del mio futuro. Voglio il bene della squadra, capire che tipo di vestito posso indossare, se la Juventus pensa che io possa essere ancora importante. Mi piacerebbe, ma la soluzione migliore va trovata con la società. Dobbiamo costruire assieme, se possibile, un percorso logico e condiviso. Certo è che non voglio diventare un problema né per la Juve né per i miei compagni. Alternanza con Szczesny? Ho sempre dato spazio agli altri. Sono contento per Tek. È un grande portiere e se dovessimo vincere il campionato gran parte del merito sarà suo. Come suo sarà il futuro. Per me è o Juve o nulla”.

SULLA NAZIONALE

“In questo momento sono una persona felice. Il pianto di Milano andava oltre l’amarezza di un fallimento che pensavamo impossibile, è stata la conseguenza di una grande responsabilità sportiva nei confronti dell’intero paese e la reazione di un uomo che a quarant’anni avverte le emozioni in maniera più profonda rispetto a quando ne aveva venti”.

SU COSA FARà DOPO IL RITIRO

“Ancora non ho pensato al mio futuro. Non cerco un porto sicuro, meglio avere addosso un po’ d’ansia. Ho sempre convissuto con la paura, invecchiando ho imparato a tenerla a bada, sono diventato più umile. Dopo, mi rimetterò a lavorare. Forse farò l’allenatore e se succederà non sarò l’allenatore di un club. Ho una compagna, tre figli che adoro e alle spalle ventotto anni di vita quotidiana organizzata dagli altri minuto dopo minuto. Vorrei prendermi il lusso della noia. Ci sono momenti nel quali desidero essere solo, ma solo solo. Mezze giornate mie in cui posso fare di tutto, durante le quali nulla mi è proibito”

SU ILARIA D’AMICO

“Lei vale molto. L’empatia tra noi è stata immediata, mi ha aiutato ad affrontare le sofferenze di alcune scelte. È una donna che ti convince sottovoce, il confronto con lei, a volte anche il contraddittorio, mi ha fatto crescere e ha ammorbidito i miei limiti. Mi piace pensare che in qualche tratto impervio del nostro cammino il beneficio sia stato reciproco”.

“COSA TI MANCHERà DEL CALCIO?”

“Poca roba. L’odore dello spogliatoio. Il dialogo cameratesco con i compagni di squadra che ti fa rimanere giovane più di quanto dica la biologia. I gesti del portiere? Non credo. Sono gesti che ho ripetuto per troppi anni. Tutte le passioni impallidiscono e si attenuano con il trascorrere del tempo. Non avrò rimpianti”.

 

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