Platini fa ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo: “È una questione d’onore”

L’ex presidente dell’UEFA Michel Platini ha presentato appello alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro la sospensione da qualsiasi attività calcistica fino all’ottobre 2019. È stato lo stesso ex numero 10 della Juventus ad annunciarlo nel corso di una intervista al quotidiano Le Monde.

QUESTIONE DI ONORE

«È una questione di onore per me: voglio che venga fatta giustizia», ha dichiarato Platini. «Questo ricorso è nella logica di ciò che ho sempre detto: ritengo che non ho commesso alcun reato e sono determinato ad affermare tutti i miei diritti fino alla fine per dimostrare la mia innocenza».

Platini ha spiegato che il ricorso alla Corte di Strasburgo è contro tutte «le sanzioni della FIFA e contro l’esito dell’arbitrato dinanzi al Tribunale di Losanna». «A un anno e mezzo dalla fine della mia sospensione avrei potuto continuare a godermi la vita, ma non voglio lasciare nulla di intentato», ha concluso. Platini era stato inizialmente sospeso per 8 anni in primo grado dalla FIFA per un pagamento non dichiarato di 1.8 milioni di euro ricevuto da Sepp Blatter, ex presidente della FIFA.

La sospensione, che gli impedì di correre per la successione di Blatter alla presidenza della FIFA, è stata poi ridotta a 6 anni in appello e successivamente a 4 anni dal Tribunale arbitrale per lo sport, la più alta giurisdizione sportiva, con sede a Losanna. Successivamente Platini si è rivolto alla Corte federale Svizzera, che ha confermato nel luglio 2017 la sospensione da qualsiasi attività legata al calcio per quattro anni, fino all’ottobre 2019.

 

fonte: Corriere della Sera

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