La mitraglietta di Benatia e quei benpensanti troppo suscettibili

Un colpo è bastato ad affossare la Roma. Anzi due, contando la traversa colpita prima della ribattuta in rete. Ed è così che Mehdi Benatia si sfoga definitivamente proponendo la sua solita esultanza. Qualche colpo di mitraglietta scagliato davanti ai tifosi della Juventus, quasi un modo per sottolineare il ferimento di un avversario. Un’esultanza simbolica quanto non nuova al giocatore, da sempre caratterizzato per questo tipo di festeggiamento.

Un’esultanza quella di Benatia che potrebbe far discutere per la materia troppo “cruda” e “violenta” del gesto. Un gesto ripetuto dai tempi dell’Udinese e della Roma, sospeso per un certo periodo però in Baviera. Proprio al Bayern Monaco lo stesso Benatia ha dovuto scegliere un’altro tipo di esultanza. La mitraglietta aveva destabilizzato alcuni dirigenti della squadra tedesca, i quali implorarono il marocchino di rivedere il suo modo di festeggiare. Un messaggio forse troppo violento e crudo, non particolarmente amato dagli amici tedeschi.

Benatia e la scusa della mitraglietta per fare polemica

Nel luglio 2016 il capitano del Marocco ritorna in Italia ad indossare la casacca bianconera. Felice come una Pasqua, decide di ritornare ad esultare con la mitraglietta in un Juve-Milan finito 2 a 1 (prima rete in bianconero). Ma la rete più importante rischia di essere proprio quella di ieri sera, momento in cui tutti si sono finalmente ricordati che Benatia in effetti gioca con la maglia della Juventus.

L’esultanza tanto citata non è piaciuta particolarmente a tutti, anche a chi con il calcio c’entra ben poco. È il caso del deputato Civati, il quale mette in dubbio la buonafede del gesto. Altri invece fanno riferimento ad allusioni di guerre ed uccisioni. Chi addirittura su Twitter si lascia andare a ricordi di attentati di matrice islamica ben più gravi di un’esultanza. Benpensanti che arrivano ad associare addirittura il gesto a memorie di stampo “Bataclanesco”, in riferimento alle terribili tragedie parigine del novembre 2015.

Si sa. In Italia non si è contenti se non si polemizza mai per qualcosa. E non si è mai contenti se l’oggetto della polemica è la Juventus stessa. Ma arrivare ad associare mondi così diversi come il calcio, puro entertainment e realtà evasiva dalla vita di tutti i giorni, alla cruda realtà che domina la società moderna, beh, amici… Siamo effettivamente alla frutta! Forse qualcuno si è ricordato troppo tardi che Benatia gioca ora nella Juventus e la polemica sulla mitraglietta è stata tirata fuori ora forse per comodità. Non poteva essere credibile parlarne quando esultava in modo simile con le maglie di Udinese e Roma. Forse questi individui potrebbero prendere meno sul serio ciò che succede in un campo di calcio e concentrare le proprie forze per migliorare effettivamente il mondo che ci circonda.

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