MedhiBenatiasi presenta più carico che mai alla ripresa del campionato. Il difensoreha guidato il suo Marocco al Mondiale, segnando anche un gol nella sfida decisiva contro la Costa d’Avorio e non nasconde la sua soddisfazione ai microfoni di Mediaset e Sky Sport:
“È statoil momento più bello della mia carriera. Ho vinto sia con il Bayern che con la Juve, ma riuscire da capitano a centrare la qualificazione dopo tanto tempo e fare felice il mio paese è stato davvero bello. Anche quando sono tornato a Torino tutti mi hanno fatto i complimenti, dimostrando ancora una volta che siamo parte di una famiglia. Anche Buffon naturalmente, era felice per me, mentre a me è spiaciuto molto per lui e per gli altri azzurri, specie per coloro che smetteranno. Un Mondiale senza l’Italia non sembra tale…Gigi è un campione, ha vinto tantissimo, è il nostro capitano e sia lui che gli altri sanno come ripartire, perché ci sono altri obiettivi importanti quest’anno e dobbiamo cercare di vincere tutto quanto possibile per far loro dimenticare la delusione”.
PRIMA LA SAMP…
Alla ripresa la Juve si troverà di fronte un avversario pimpante come la Sampdoria e Benatia avvisa i compagni: “È sempre difficile giocare a Genova, la Samp sta facendo un buon campionato ed è una bella squadra. Hanno una grande coppia di attaccanti: per Quagliarella parla la carriera, ha segnato ovunque è stato, e Zapata è un bel giocatore: grosso, veloce, che fa la differenza. Noi però dobbiamo cercare di prendere i tre punti a tutti i costi. Andiamo incontro a un ciclo di partite che può dire molto, da affrontare con lucidità e calma, sapendo che giocando al nostro livello possiamo fare grandi cose”.
POI IL BARÇA
E dopo la Samp, subito la sfida contro il Barcellona, all’Allianz Stadium: “Avremo il pubblico dalla nostra e in Champions non è poco. Dobbiamo cercare di vincere per cercare di terminare primi nel gruppo, ma prima pensiamo alla Samp. La Champions un ossessione per la Juve? Lo è per tutti le grandi squadre. La Juve ha giocato due finali in tre anni e non è poco. Vogliamo vincerla, come tutti, ma non siamo soli. Certo, se potessimo fare questo regalo al nostro capitano…”.
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