I bianconeri italiani rientrano a Vinovo: ecco come risollevarsi dopo la caduta in Nazionale

Gigi Buffon e Andrea Barzagli hanno ripreso oggi con il resto della squadra gli allenamenti a Vinovo, in vista di quella che sarà la sfida con la Samp in campionato. Giorgio Chiellini invece non ha voluto usufruire del giorno di riposo messogli a disposizione e già da ieri ha ripreso il lavoro in bianconero.

Il morale di questi “senatori”, più che degli altri italiani presenti in squadra, è inevitabilmente ai minimi storici: un disastro così grave con la Nazionale non si registrava dal 1958, e i giocatori stessi riconoscono il momento negativo per l’intero Bel Paese. Si tratta di giocatori dall’esperienza infinita, con una carriera che parla da sé, ma nel caso in cui la testa dovesse essere ancora altrove, e non si riuscisse a concentrare tutta l’attenzione necessaria per la Juve e per le prossime partite, ecco che la società bianconera ha bell’e pronta la soluzione.

Psicologi a disposizione della squadra

Come ricordato dall’edizione odierna de La Stampa, il professor Giuseppe Vercelli è il responsabile dell’area psicologica della Juventus dal 2011. Questa idea è stata caldeggiata fin dall’inizio dal direttore generale Beppe Marotta, che ha sempre parlato in positivo dell’importanza della psicologia come disciplina fondamentale anche nello sport, in quanto le buone prestazioni dei giocatori siano legate a filo doppio alle loro condizioni mentali, oltre che fisiche ovviamente.

Gli psicologi nel calcio sono prima di tutto gli allenatori, che come motivatori devono essere in grado di tirare fuori sempre il meglio dalle personalità contrastanti dei loro giocatori. Ma è evidente che gli allenatori stessi sono sottoposti praticamente ogni giorno alle  critiche dei tifosi, dei giornalisti, degli altri addetti ai lavori, spesso (e la cosa sarebbe indubbiamente grave) anche dei calciatori stessi. La figura dello psicologo come specializzato nell’ambito nasce dunque principalmente per il mister, ma in situazioni particolari come questa, in cui i nervi di campioni pluriaffermati sono messi costantemente a dura prova, non è detto che possa rivelarsi utile anche per altri soggetti.

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