Chiellini e il solito turbante: nello spogliatoio bianconero parte il tormentone

Ormai, immaginare Giorgio Chiellini senza “turbante” o fasciature in testa è diventato davvero complicato. D’altronde, però, è solo ordinaria conseguenza di chi in campo oltre il cuore, mette anche e soprattutto i muscoli. Di chi fa dello scontro fisico il suo punto di forza e del gioco aereo il suo cardine. Ecco spiegato il motivo per il quale, spesso e volentieri, “Giorgione” esce dal campo ferito, talvolta addirittura sanguinante.

SEMPRE CON IL TURBANTE

Ecco allora che l’immagine di Giorgio Chiellini con in testa il solito turbante è diventata un must in casa bianconera. Espressione e simbolo della forza e dello spirito combattivo di tutta la squadra. Come riportato da Tuttosport, l’episodio contro il Benevento è solo l’ultimo di una lunga serie: in Italia, ma anche in Europa. Indimenticabile è, ad esempio, il ricordo di Giorgio Chiellini, con il turbante e sanguinante dalla testa, che urla a muso duro contro Cristiano Ronaldo, in occasione della semifinale di Champions nel 2015.

E non mancano, giustamente, gli sfottò dei compagni. “Chiello, alla prossima partita perché non ti metti direttamente il turbante prima di entrare in campo? Anzi, fai una cosa: sul prossimo album delle figurine fatti fare la foto già bendato”.

Luca Piedepalumbo

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