L’ultima sinfonia del Maestro Andrea Pirlo

Il 5 novembre passerà agli annali non per la stentata vittoria della Juventus in casa contro il Benevento, ma bensì per il congedo di uno dei giocatori italiani più forti degli ultimi 20 anni: Andrea Pirlo.

L’ULTIMA SINFONIA

Il Maestro è sceso per l’ultima volta in campo allo Yankee Stadium durante la semifinale di Conference dei suoi New York City. Un tributo che l’allenatore Patrick Vieira gli ha voluto concedere al 90°, quando la squadra stava ancora tentando di realizzare il gol del 3 a 0 che gli avrebbe permesso di superare il turno. Così non è stato, ma i 23mila spettatori non hanno lesinato applausi per l’ex numero 21 di Inter, Milan e Juventus. Beniamino da 2 anni dei supporters d’oltreoceano.

IL PASSAGGIO CHIAVE

Designato come nuovo trequartista italiano di spicco, è con Mazzone nella sua seconda avventura al Brescia che avviene la sua conversione a regista basso. Un passaggio che sarà cruciale per la sua carriera così come quello a Milan pochi mesi più tardi. All’Inter non aveva convinto e i rossoneri ne approfittarono per accaparrarsi uno dei futuri artefici dei trionfi della società di Berlusconi. Con Ancelotti diventa un centrocampista eccezionale per visione di gioco e per la capacità di imbeccare i propri compagni in qualsiasi posizione vi si trovino.

L’APPRODO IN BIANCONERO

Qualità che portò anche alla Juventus nel 2011. Una nuova avventura per aiutare la rinascita della Vecchia Signora e per mettere a tacere i critici che lo davano ormai per finito. In bianconero si aggiudica 4 scudetti consecutivi, 2 Supercoppe italiane e una coppa Italia. Purtroppo rimane in quel di Berlino, nella nefasta sconfitta in finale di Champions contro il Barcellona, la sua ultima apparizione con la maglia della Juventus.

Dopo arriva infatti la decisione di chiudere la carriera in MLS al New York City. Ormai Andrea Pirlo non ha più nulla da dimostrare a nessuno. Il palmares e le giocate parlano per lui. L’Italia saluta il suo ultimo regista, non ce ne vogliano De Rossi, Verratti o Marchisio, ma il Maestro rimarrà unico e inimitabile nel suo genere. Good bye Andrea, See you soon!!

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