Sporting-Juve, le pagelle dei bianconeri: Higuain da paura, Mandzukic e Dybala horror

Portare via il punto. E basta: quest’è quanto rimane di Lisbona. Un pareggio, che visto lo strenuo Olympiacos che ferma il Barça, lascia pure l’amaro in bocca. Ma questa non può essere la Juventus, vice-campione d’Europa. Ecco le pagelle dei bianconeri.

BUFFON, 5.5 – Guarda César, da terra, gettare i suoi bianconeri nel panico. Non perfetto, sulla prima percussione

DE SCIGLIO, 6 – Torna dove s’era fermato. E riprende a correre, almeno finché gambe e polmoni consentono. Qualche buona percussione, come quella che porta al cross per Khedira, che fa ben sperare (DOUGLAS COSTA, 6 – Per un po’ galleggia, poi decide a tirare la testa fuori: forse era una partita per lui, dall’inizio)

BARZAGLI, 6 – Corre più veloce di Alex Sandro. Basta questo, no? Impressionante, alla sua età. Salva, probabilmente, un gol: non invecchia mai!

CHIELLINI, 5.5 – Messo a sedere prima che César rompa il ghiaccio e le certezze bianconere. Un errore pesante, in una serata comunque negativa

ALEX SANDRO, 4.5 – Passa una partita arroccato sull’impercettibilità. Dov’è finito il treno dell’ultima stagione? La facilità con cui Gelson Martins gli scappa è la sintesi di una serataccia

KHEDIRA, 5.5 – Nei primi 45 minuti in apnea passa pure lui sotto traccia. Poi cresce con la squadra, ma la gamba non accompagna (MATUIDI, 6 – Ci mette brio, almeno. Si muove, tanto, e prova pure a dannarsi per la squadra)

PJANIC, 6 – Si accende, si accende la Juve. Il secondo tempo di Mire cancella un primo tempo atipico. Crea gioco con un’intelligenza unica

CUADRADO, 6.5 – È un crescendo, la sua serata. Troppo molle quando fa scivolare César alle sue spalle. Troppo fumoso quando s’incaponisce nelle finte. Perfetto quando c’è da servire Higuain

DYBALA, 4.5 – Che ti succede, Paulo? Glielo vorrebbero chiedere tutti. Ingabbiato da sé, più che dagli avversari. Cardiff è ancora negli occhi in notti così fredde (BERNARDESCHI, sv – Si segnala solo per un passaggio facile facile calibrato male)

MANDZUKIC, 4.5 – Quello del primo tempo era un sosia, evidentemente. Sbaglia tutto quello che c’era da sbagliare. E pure qualcosa in più. Nel secondo tempo fa meno danni, e una sponda, ma tutto qui

HIGUAIN, 7 – Spazza via il vociare che si stava già insinuando con la forza immane del suo talento. Il fenomeno è chi sa farsi carico del destino quand’è il momento. Gli manca sempre quello finale, questa volta no

ALLEGRI, 5.5 – Nervoso con la squadra, a ragione. Ennesimo approccio sbagliato: qualche domanda più profonda va fatta…

 

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