Bonucci e la Juventus: perché sarebbe stato meglio rincontrarsi

Come in ogni storia d’amore che si rispetti, prima o poi arriva la parola fine. E come in ogni storia d’amore finita che si rispetti, prima o poi arriva il momento di ritrovarsi – il più delle volte controvoglia – faccia a faccia. Se l’altro ci ha fatto male sentiamo di poter procedere a testa alta, consapevoli della nostra “ragione”. Ma un po’ di paura c’è sempre. Perché il sentimento non scompare, perché la delusione è papabile, perché – in fin dei conti – si vorrebbe tornare a quella rassicurante quotidianità. Bonucci e la Juventus si sono separati, e ne soffrono entrambi. Ma ritrovarsi l’uno di fronte all’alto, stavolta, li avrebbe aiutati.

RINCONTRARSI PER SUPERARE

Fin quando non ci si incrocia, infatti, resta tutto nell’astrazione più totale: soltanto l’incontro fuga dubbi e cattivi pensieri. Ritrovarsi l’uno dinanzi all’altro avrebbe aiutato i tifosi bianconeri a superare la delusione, perché vedere da vicino Bonucci impegnarsi per una causa diversa avrebbe fatto capire – forse una volta per tutte – che la vita è fatta di decisioni scomode, di cambiamenti radicali, di nuove pagine da sfogliare.

Bonucci, però, quest’oggi guarderà la partita dalla tribuna, proprio come ad Oporto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso tenuto in mano insieme ad Allegri.

In ogni caso, Leo, è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.

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