Da Conte ad Allegri. La Juve e i secondi tempi.

Nella giornata di ieri, durante la classica assemblea dei soci, il presidente Andrea Agnelli ha lanciato la canonica frecciatina, marchio di fabbrica dei moderni leader dei club.

La frecciatina lanciata questa volta, però, non è rivolta né ad un avversario né ad un membro del Club per motivarlo, no. La frecciatina è stata lanciata in direzione di Antonio Conte.

“Allegri caparbio nel portare avanti un lavoro che per altri sembrava terminato” ha dichiarato Agnelli. 

Dopo queste parole e la repentina risposta dell’attuale mister del Chelsea, subito ci è tornato in mente quella Juve.

La Juve “Contiana”

Quella Juve che nasceva dalle macerie di due stagioni fallimentari, due settimi posti, con un mercato incompleto, con il “top player” che non arrivava e con obbiettivi non eclatanti. Invece, dopo una stagione da imbattuti, i bianconeri portarono a casa il primo di quelli che sarebbero stati 3 scudetti sotto l’egemonia “Contiana”.

Quella Juve aveva tantissimi problemi, giocatori che ora sarebbero tranquillamente panchinari, poco killer instict (basta ricordare alcuni match contro Lazio e Cesena per dirne alcuni) e una rosa non lunghissima. La vera forza però, era la cattiveria e la fame con cui la squadra entrava in campo, soprattutto nella seconda frazione di gioco.

Tutto nella seconda frazione

Oggi guardando la sfida contro la Spal ed in special modo il secondo tempo, la differenza di approccio è stata allarmante.

Quella Juve vinse il campionato effettivamente grazie a quei secondi tempi. Vittorie contro le già sopracitate Lazio e Cesena, nella stagione 2011/2012, arrivarono negli ultimi minuti, o altre, come contro il Napoli nella stagione 2012/2013, dopo i due gol di Caceres e di Pogba proprio nella seconda frazione di gioco.

La prima Juventus Allegriana non aveva perso questo smalto ma questa stagione, dopo un sempre ottimo primo tempo, la squadra ci mette sempre qualche minuto ad entrare in campo, subendo l’approccio offensivo degli avversari. I due passi falsi di questa stagione sono figli di tutto ciò , soprattutto contro la Lazio con due gol subiti nei primi 8 minuti del secondo tempo.

Anche stasera la squadra è rimasta negli spogliatoi

Tornando al match di stasera, sí la Juve ha alla fine vinto la partita e segnato due reti, ma ancora una volta non è uscita dagli spogliatoi.

Al 53′ infatti la Spal si fa pericolosissima grazie a Paloschi, con Barzagli che salva e mette in calcio d’angolo. Dagli sviluppi di quel corner, Moras la mette dentro ma il gol è viziato da fuorigioco e il Var, dopo 5 minuti, annulla tutto.

Probabilmente i tre punti sarebbero stati comunque portati a casa, visto il risultato finale, ma così non va. Non va proprio, e se la storia insegna…

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