Difesa, una tradizione tutta made in Italy: chi saranno i successori?

La grande serata di gala di ieri ha confermato una vecchia legge non scritta del calcio italiano. La difesa è un marchio di fabbrica del nostro calcio. Ieri infatti nella top 11 erano presenti Gianluigi Buffon e LeonardoBonucci. Il capitano dellaJuventus e dellaNazionale da una parte, l’ex centrale bianconero adesso capitano delMilan dall’altra. Sinonimo che anche nel top del calcio europeo c’è ancora spazio per il nostro azzurro.

Difesa, tradizione tutta italiana

Passando daBaresi aScirea, daFacchetti aMaldini, daCannavaro aNesta. Il nostro Belpaese ha sempre sfornato difensori di fama mondiale. Il reparto difensivo era il fiore all’occhiello della nostraNazionale, il punto forte che ha fatto le fortune degli allenatori che hanno militato in Italia. Una fase difensiva ottima era il primo passo per riuscire a vincere una partita. Il caro vecchio catenaccio un sistema di gioco che ancora oggi viene insegnato in tutto il mondo e che continua ad essere alle volte ancora vincente, oltre che quello più pratico.

Buffon e Bonucci ultimi baluardi? Speriamo di no

Oltre a GianluigiBuffon e LeonardoBonucci, è stato inserito nella top 11 ancheDani Alves. Il brasiliano l’anno scorso ha militato proprio nel nostro campionato, fornendo un finale di stagione di altissimo livello. Ma i due italiani potrebbero essere gli ultimi baluardi di questa tradizione made in Italy? Ovviamente ci auguriamo che tutto questo non avvenga. Che a partire già dalla prossima stagione nel meglio del calcio europeo si presenti un altro italiano a far sfoggio del nostro tricolore. Che magari tra qualche anno in quella selezione così accurata ci possa essere unRugani o unCaldara che segua le orme diBonucci. Oppure di unDonnarumma che sostituiscaBuffon in tutto e per tutto. Perché nonostante il trend degli ultimi tempi, il miglior attacco resta sempre e solo la difesa.

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