Buffon: “Ieri ho provato un mix di emozioni. Sarà la mia ultima stagione, solo un evento potrebbe farmi cambiare idea…”

L’uomo del momento, senza se e senza ma. Ancora una volta Gianluigi Buffon finisce sulla prima pagina. Il premio come miglior portiere del 2017 assume ancor più valore quando lo si conquista a suon di prestazioni eccelse inSerie A eChampions League all’età di 39 anni. Un portiere che entrerà nella leggenda non appena appenderà i guantoni al chiodo o meglio lo è già diventato tempo fa. L’estremo difensore dellaJuventus e dellaNazionale è stato intervistato dai microfoni diSky Sport, queste le sue dichiarazioni.

Buffon, il premio un mix di emozioni

“Più che commosso ero soddisfatto, felice, orgoglioso di ricevere un riconoscimento per nulla scontato e meritato per quanto fatto, quindi c’era una congestione e un mix di emozioni che poche volte ho provato. Poi alla fine la più grande gioia è il fatto di avere la piena coscienza che se non avessi dietro un club così importante e dei compagni così forti, non sarei potuto arrivare a questo punto”.

Ultima stagione a meno che…

“Avevo approcciato quest’anno con grande entusiasmo e serenità di fondo, ti aspetti sempre che arrivando quasi ai titoli di coda, la vita ti venga incontro per semplificarti le cose. Invece com’è capitato sempre nella mia carriera, le cose semplici non mi sono mai piaciute. Anche quest’anno siamo su questa falsa riga, perché ci stiamo già giocando tanto sia con la Juve che con la Nazionale.
Ultima stagione? Sì, non c’è un margine, sono abbastanza convinto delle scelte che prendo e sono una persona molto serena, non ho paura del futuro e di quella che potrà essere la mia vita. La affronterò col desiderio di mettermi alla prova. Non mi cambierebbe nulla fare un anno in più, non aggiungerebbe nulla a quello che ho fatto. L’unico cosa potrebbe essere vincere la Champions League e chiedere a Szczesny di farmi giocare l’Intercontinentale (ride, ndr). Ma a parte questo, con un portiere come lui dietro è normale farsi da parte”.

Sugli episodi di razzismo

“La ricetta è stigmatizzare, mettere in piedi delle iniziative, affinché la sensibilità del popolo italiano aumenti. Al di là di tutto credo sia una questione culturale e di conoscenza, quando si tocca con mano e si conosce la verità di quello che è accaduto, non si può rimanere indifferenti di fronte a determinati scempi. Queste esternazioni sono frutto di una poca conoscenza”.

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