Questo diesel che, pian piano, sta cominciando a carburare…

Nessuna resa, nessuna paura, nessuna crisi: la Juventus torna a respirare dopo la paura (legittima) dei tifosi di andare incontro ad un’annata storta. In fondo, i fantasmi di Bonucci e Dani Alves sono sempre pronti a saltare fuori quando le cose non vanno. Gli infortuni dei nuovi De Sciglio e Howedes, con le frequenti panchine di Douglas Costa e Bernardeschi, fanno sempre puntare il dito sulla società. In fondo, essere juventino significa essere esigente, questo lo si sa bene.

Allegri lo disse qualche tempo fa: partiamo piano per poi carburare. Una Juventus diesel, forse turbo diesel, ma che comunque parte piano. Lo ha fatto anche oggi contro il daltonico Sporting: lento avvio con i biancoverdi (oggi in nero-giallo evidenziatore) in crescente possesso del gioco. Il gol arriva su una sfortunata deviazione, ma che errore che commette Benatia. E quanto soffre il pluri fischiato Sturaro, sempre sotto l’occhio critico della critica (un gioco di parole che ci sta). I portoghesi però non sono imbattibili, i pericoli che corre Buffon non sono certo innumerevoli. Il pareggio di Pjanic ha il sapore di giustizia fatta, il vantaggio finale di Mandzukic di dente del giudizio tolto: una sofferenza che, alla fine, finisce.

Troppo presto per parlare di Juve rinata, troppo poco per non parlare dei problemi di gioco che questa squadra ha ancora. La vittoria raggiunta in questo modo però porta ossigeno e convinzione ai ragazzi di Allegri. Allegri, appunto, quello che negli ultimi minuti mette Cuadrado terzino e butta dentro Douglas Costa: il primo pallone toccato è un assist vincente. Tra scelte obbligate, forzate e azzardi, oggi ha avuto ragione lui, di questo gliene va dato grande merito. A questo punto il ritorno a Lisbona potrebbe già essere incredibilmente decisivo: se non succede niente di strano in Grecia tra Olympiacos e Barcellona, la Juventus con una vittoria sarebbe già agli ottavi di finale (con sei punti di distacco sullo Sporting e gli scontri diretti vincenti a due giornate dal termine). La gara in casa con i blaugrana deciderebbe poi chi arriva primo e chi secondo, per poi fare infine una scampagnata ad Atene.

Troppo presto per parlare di queste cose. Andiamo con ordine: il diesel parte piano, le marce vanno inserite al momento giusto, altrimenti il motore va fuori giri.

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