Bufera sul calcio spagnolo: “Gli arbitri facciano ciò che dico io altrimenti li caccio”

Un nuovo scandalo potrebbe travolgere il calcio spagnolo. A riportare la notizia è proprio Marca, principale quotidiano sportivo di Madrid. Secondo gli iberici ci sarebbero nuovi sviluppi del caso Soule, che ha ipotizzato l’esistenza di un possibile piano corruttivo. Nella federcalcio spagnola sono stati arrestati diversi dirigenti, tra questi anche il presidente Villar. Adesso però nuove intercettazioni incastrano pure il vicepresidente Juan Padron, che rivela in un colloquio con la segretaria Esther Gascon: “Qui presidenti, allenatori ed arbitri fanno ciò che dico io. Sono io che li pago e loro devono obbedire. Sono 32 anni che funziona così. Capito Esther? Devono votare tutti come dico io, altrimenti li mando via“.

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Le accuse per i membri della RFEF sarebbero quelle di aver costruito una fitta rete di relazioni con persone fidate che gli consentissero di essere rieletti ogni anno. Secondo un’altra intercettazione, Jose Miguel Monje, presidente della Federazione della Murcia, parla così con Gorka Villar, figlio del presidente: Bisogna spronare i giocatori altrimenti non vengono a votare. Di 250 sono venuto solamente in 90. Abbiamo perso e recuperato un giocatore. Questa cosa la sapete solo tu e tuo padre, non deve uscire da qui. Mi raccomando”. Altro colloquio finito in mano agli inquirenti è quello tra padre Angel e figlio Gorka Villar: “Ieri è uscita una circolare della Federcalcio che consente ai club di delegare il voto. Ho chiamato Larrea in modo che scriva all’Eibar e ci dica se hanno votato. E se non l’hanno ancora fatto che usino la deroga”.

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