Marotta: “Higuain tornerà nella sua forma migliore. Il valore della nostra squadra è superiore dei singoli”

Ai microfoni di Premium Sport ha parlato il direttore generale della Juventus Beppe Marotta.

Cuadrado ha subito un botta nel riscaldamento, e la prima domanda è riferita a Bernardeschi, che si sta allenando per precauzione: “Si sta riscaldando un giocatore in più (Bernardeschi), ma mi sembra che Juan ce la possa fare a scendere in campo“.

Sulla seconda esclusione consecutiva di Gonzalo Higuain: “La stagione è lunga ed è giusto che Allegri valuti al meglio le possibilità che ha con tutti i giocatori. Se in questo momento Allegri ha scelto di far scendere in campo questi undici non possiamo dirgli niente. Higuain è un grande giocatore e un grande professionista e avrà tempo di tornare ai livelli che tutti conosciamo“.

A inizio stagione la Juve non è nella miglior condizione possibile, ma probabilmente è qualcosa di fisiologico: “Finora si è vista una Juve non troppo esaltante. In questa sua gestione, Allegri ha sempre fornito delle prestazioni ottime, ma l’importante è portare a casa il risultato. Il derby è stata la migliore partita finora, ma noi siamo più cinici, riusciamo a portare a casa il risultato anche se c’è lentezza nelle prestazioni all’inizio, ed è una caratteristica nel dna della Juventus“.

Marotta non teme l‘Olympiakos, sa che il risultato di questa partita dipenderà quasi tutto dalla Juventus e da come giocherà: “Questa sera è importante il risultato, ma se vinceremo sarà anche in virtù di una prestazione positivo. Il destino della serata è nelle nostre gambe e nella nostra testa, ma l’avversario è alla nostra portata“.

L’ultima domanda è una curiosità: se fosse un dirigente del Paris Saint-Germain, come si comporterebbe con la questione Cavani-Neymar?: “Paradossalmente non si vince con undici campioni. La gestione per l’allenatore non è facile ma dopo un periodo di adattamento si tratta di analizzare l’operato di due fuoriclasse, quindi è meglio averli che non averli. Si può vincere anche con squadre come le nostre in cui il valore della squadra è superiore di quello del singolo“.

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