Ferrante e il clamoroso retroscena: “Ecco perché non giocai un Juve-Toro”

Juve-Toro è un derby che lascia sempre strascichi. A raccontare un retroscena clamoroso di uno dei match più ricordati della storia dei derby moderni – Juve-Torino 3-3, con i granata che nel secondo tempo recuperarono un passivo di 3 gol – è stato Marco Ferrante, protagonista di quella partita.

“PROPRIETÀ JUVENTINA”

Ferrante ha parlato a “calciodangolo.com”, spiegando perché non gioco quella partita dall’inizio: i vertici societari, guidati dal compianto Franco Cimminelli, erano juventini. “Quello della stagione 2001-02 è rimasto storico: finì 3-3 ed è entrato negli annali del tifo granata. A fine primo tempo perdevamo 3-0 contro la Juve di Buffon, Nedved e Del Piero e tutti ci davano per spacciati. Io non giocai dall’inizio non per demeriti miei, ma perché all’epoca avevamo una proprietà juventina che nei derby cercava di tenere fuori tutti quelli che avrebbero potuto fare calcisticamente male all’avversario. Ormai è un fatto risaputo. Venni buttato nella mischia da Camolese, quasi a rischio esonero, e mi presi grandi soddisfazioni siglando il secondo gol che poi ci spianò la strada al pareggio totalmente insperato” – le parole di Ferrante.

L’ex calciatore del Torino ha parlato anche di un altro famosissimo episodio, le “corna” di Maresca: “Mi imitò nel gesto d’esultanza facendo le corna del toro, sfottendomi e prendendo in giro tutti. Una pagina sgradevole che non ricordo con piacere”.

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