Tevez sente la mancanza dell’Europa: “Non c’è paragone con la Cina”. Apache pentito?

A volte i soldi non sono tutto. E’ questo che, probabilmente, sta pensando in questo momento Carlos Tevez, imprigionato nel suo castello dorato in Cina,il quale lo sta imbrigliando in un calcio di basso livello. L’Apache non sopporta più la situazione e in queste ore ha sbottato.

TUTTO DIVERSO

Tevez, nel 2015, aveva ottenuto dalla Juventus un regalo: cessione a titolo praticamente gratuito alla sua squadra del cuore, il Boca Juniors, assecondando il desiderio dello stesso argentino di tornare alla casa madre. Una storia d’altri tempi, quasi commovente, con l’Apache che è tornato nella squadra in cui è cresciuto. Ma la favola è durata solo un anno: il 29 dicembre 2016, infatti, Tevez ha accettato l’offerta faraonica (40 milioni di euro a stagione) dello Shanghai Shenhua, trasferendosi in Cina. Ma Tevez la Cina non l’ha mai amata. E in queste ore stanno rimbalzando le sue dichiarazioni proprio sul campionato cinese. Dichiarazioni che sicuramente creeranno molte polemiche. “In Sudamerica e in Europa i giocatori imparano a giocare a calcio da bambini, in Cina no. Dal punto di vista tecnico non sono molto buoni e il calcio è molto diverso, per questo credo che neanche fra 50 anni il calcio cinese sarà all’altezza di quello europeo”ha tuonato l’Apache.

RITORNO A CASA?

Le parole di Tevez potrebbero allontanare definitivamente l’argentino dalla Cina. Già qualche settimana fa l’Apache era stato criticato aspramente dal proprio tecnico, il quale lo ha definito “Troppo grasso e fuori forma per poter giocare”. Uno smacco che, evidentemente, non ha fatto per nulla piacere a Tevez, il quale ora è arrivato allo scontro diretto. Non è da escludersi, dunque, che l’Apache possa chiedere una cessione immediata per tornare in Europa o, chissà, al suo amato Boca.

Simone Calabrese

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