ESCLUSIVA SJ – Da Romeo Agresti a Gianni Balzarini: i commenti sul mercato bianconero

Purtroppo (o per fortuna, tutto dipende dai punti di vista) il calciomercato estivo 2017 è giunto al termine. Niente più speranze, sogni e gioie per un possibile nuovo acquisto, niente più delusioni per una cessione inaspettata.

È stata una sessione di calciomercato molto intensa per i club della Serie A, Juventus compresa, con operazioni clamorose (Bonucci), arrivi dall’estero molto importanti (Douglas Costa, Calhanoglu) e investimenti low profile pronti a stupire (Rodriguez, Vecino).

COM’È STATO IL CALCIOMERCATO DELLA JUVENTUS?

Ma com’è arrivata la Juventus al gong finale del calciomercato? Noi di SpazioJ.it lo abbiamo chiesto, in esclusiva, ad alcuni tra i più illustri colleghi del panorama nazionale e internazionale. Giornalisti che, chi più e chi meno, seguono direttamente la Juventus nel corso della settimana.

Ecco tutti i commenti:

ENRICO TURCATO  – Opta

Per la Juventus è stato un mercato positivo. Gli arrivi di Douglas Costa e Bernardeschi danno quelle alternative offensive che erano mancate lo scorso anno. Matuidi porta solidità ed esperienza in mezzo (giocherà tante partite) e l’arrivo di Howedes completa il settore difensivo con un giocatore fin troppo sottovalutato. Bentancur è una scommessa stuzzicante e potrebbe stimolare anche Pjanic, a volte troppo sicuro della titolarità. Benissimo in uscita le cessioni di Lemina e Rincon, mentre Bonucci e Dani Alves sono perdite importanti, ma non insostituibili. Se vogliamo l’unico neo riguarda il ruolo di terzino destro. Lichtsteiner ha i suoi anni e De Sciglio ha bisogno di tempo. Lì inizialmente potrebbe soffrire la Juve.

ROMEO AGRESTI – Corrispondente Juve Goal.Com

Complessivamente credo che la Juve abbia migliorato la qualità delle rotazioni. Ad inizio passata stagione Allegri sfidandosi alla panchina poteva scegliere tra Lemina ed Hernanes. Ora in panchina finiscono Khedira e Marchisio. L’attacco è molto forte, mentre credo che – al netto dell’ottimo inserimento di Howedes – la difesa con le partenze di Dani Alves e Bonucci si sia indebolita. Mi sarei aspetto qualcosa di più corposo per la fascia destra. Howedes, in tal senso, potrebbe dare una grossa mano.

GUIDO VACIAGO – Tuttosport

Il mio giudizio sul mercato della Juventus è positivo. Sinceramente non capisco lo scetticismo dei tifosi che sui social si sono particolarmente scatenati durante l’estate. La Juventus ha rinforzato il reparto d’attacco con un giocatore eccezionale come Douglas Costa e un prospetto di sicuro valore come Bernardeschi. Secondo me ha anche rinforzato il centrocampo con un giocatore di spessore come Matuidi. La difesa è forse leggermente più debole per l’addio di Bonucci, ma tutto sommato resta ancora una delle migliori difese d’Europa e la migliore d’Italia. Senza contare che con Szczesny è arrivato un vice Buffon molto più forte di Neto. In generale credo che la squadra sia più forte dell’anno scorso e in fondo è questo l’obiettivo di una campagna acquisti. Si poteva fare di più? Si può sempre fare di più, ma non ho visto in vendita i giocatori che potevano rendere la Juventus la squadra più forte d’Europa. La Juve quest’anno può puntare alla Champions come l’anno scorso, non è la più forte, quella è il Real, ma certamente può giocarsela con qualsiasi avversario europeo

NICOLA FREGA – Direttore SpazioJ.it

Do 7,5 al mercato della Juventus. Reparto per reparto, sono partiti in ordine: Neto, Dani Alves, Bonucci, Mandragora, Rincon, Lemina e Kean. 7 partenze e sono entrati giocatori globalmente – a parte le cessioni di Bonucci e Dani Alves – nettamente di livello superiore, ossia Szczesny, Howedes, De Sciglio, Matuidi, Douglas Costa e Bernardeschi.

La Juventus va a sopperire il problema principale della scorsa stagione, ovvero la lunghezza qualitativa della rosa. Si doveva intervenire su quello e la società è intervenuta. In questo modo, dunque, Allegri si potrà voltare verso la panchina e osservare soluzioni tattiche molto diverse e qualitativamente altissime a disposizione.

Basti pensare che in finale di Champions è entrato Lemina per Dybala, evidenziando un’impossibilità di sostituire degnamente i giocatori offensivi. Quest’anno, invece, a turno potrebbero restare in panchina due tra Cuadrado, Bernardeschi, Mandzukic e Douglas Costa. A livello europeo, come potenziale offensivo, la Juventus si porta al livello delle primissime, superando ad esempio le inglesi che, a differenza dei bianconeri, negli anni hanno speso molto male. Indietro, probabilmente, qualcosa si è perso, perché sono partiti Dani Alves e Bonucci e praticamente non sono stati sostituiti, come confermato dalle prime due giornate di campionato.

A destra Lichtsteiner pare il titolare indiscusso, con De Sciglio quantomeno bloccato nel suo percorso di crescita, mentre al centro si alterneranno Rugani e Barzagli per un posto assieme a Chiellini, con Benatia e Howedes che rappresentano due giocatori importanti. La Juventus, però, a mio parere guadagna molto come solidità nello spogliatoio, perché perde un calciatore come Bonucci che non era sopportato più né dallo spogliatoio né dall’allenatore. Penso che, nell’ultima fase della Champions, soprattutto in finale, conti la serenità, oltre al valore tecnico. Quest’ultimo è molto alto.

GIANNI BALZARINI – Mediaset

Senza dare voti, penso sia stato un mercato abbastanza equilibrato. All’inizio si pensava fossero troppi esterni, poi è arrivato Matuidi, che può portare la squadra a giocare a tre ma dà grande importanza anche a due. C’è prospettiva e rischio sul futuro, come sempre quando si spendono 40 milioni per un giocatore come Bernardeschi, il quale è sì rodato per il campionato italiano, ma con la Fiorentina. Affermarsi con la Juventus comporta altre doti che probabilmente lui ha, perché la dirigenza bianconera ha creduto in lui. Sarà lui a tempo debito a dimostrare che vale la maglia della Juve e quella cifra. Credo di sì, che sia un giocatore dalle qualità superiori alla media: ha grande temperamento e carattere, che lo aiuteranno ad inserirsi. Il giudizio è complessivo.

Rugani? È la stagione in cui deve diventare titolare. La differenza tra titolare e giocatore con tante presenze oggi è labile, visto che le rose sono ampie e ci sono tantissime rotazioni. Diciamo che mi aspetto da lui almeno una 30ina di presenze dal primo minuto; è vero che è stato acquistato Howedes, ma il tedesco si può adattare a tantissimi ruoli, l’ha ribadito anche in conferenza stampa. Tornando a Rugani, mi aspetto che sia la stagione del suo consolidamento.

L’incognita a destra c’è, ma penso si farà fronte anche a questo problema, visto che è stato acquistato anche Howedes. Non mi sento, però, a priori, di bocciare De Sciglio, come è stato fatto dalla maggior parte delle persone. Credo che, se Allegri abbia spinto la società a far investire 12 milioni di euro, conosca bene il giocatore e sappia quali corde toccare per sbloccarlo. Ricordo che era considerato una rivelazione del nostro calcio, si diceva che sarebbe diventato pianta stabile della Nazionale e che nel Milan avrebbe ripetuto le gesta dei grandi difensori rossoneri a destra e a sinistra. È impossibile che non sia più capace di fare ciò che faceva prima, è un problema di testa. Penso che Allegri sia fortemente convinto di vincere questa scommessa.

ALDO SERENA – Ex Calciatore Juventus. Commentatore Mediaset

È stata una buona campagna trasferimenti, soprattutto con gli ultimi acquisti Howedes e Matuidi, indispensabili per puntellare centrocampo e difesa dopo gli addii  di Bonucci e Dani Alves. L’attacco è stato rinforzato con le alternative Douglas Costa (che io vedrei titolare) e Bernardeschi. Per chiudere in bellezza, avrei preso un laterale basso più collaudato a livello internazionale di De Sciglio.

SAM LEE – Corrispondente Manchester City Goal.com

L’approccio iniziale della Juventus è sembrato molto confuso, poiché stavano trattando molti giocatori extracomunitari, tra cui Danilo, Fabinho e Douglas Costa, ma avevano un solo slot libero. E anche l’approccio per Aurier, un altro non EU, ha fatto in modo che, da fuori, noi vedessimo una situazione molto confusa.

Secondo me, il problema maggiore è stata la partenza di Bonucci e Dani Alves nella stessa finestra. Sono due personaggi importanti, la cui esperienza e qualità mancherà tantissimo alla Juventus.

Con l’avanzare del tempo, penso che le cose si siano sistemate per la Juve e hanno fatto alcuni affari importanti. Penso a Matuidi soprattutto, e molto dipenderà anche da Bernardeschi. Il ragazzo ha tante potenzialità, ma dovrà fare un salto di qualità negli anni a venire.

ANTONIO MANZO – Direttore SpazioNapoli.it

Un mercato intelligente, non influenzato dalla partenza di un leader come Bonucci: sarebbe stato troppo semplice replicare con un colpo ad effetto per la tranquillità della piazza. E invece la società ha mostrato una sana prepotenza e il classico senso di leadership che le appartiene. Lontani i tempi di un Paolucci last minute, l’evoluzione passa anche da qui.

SANDRO SABATINI – Mediaset Premium

La Juventus ha migliorato in qualità e quantità sia il centrocampo che l’attacco, dove Allegri avrà molte più scelte e opzioni. Discorso diverso in difesa, dove Dani Alves e (soprattutto) Bonucci sono stati rimpiazzati con soluzioni interne o meno costose. Più di Dani Alves, l’interrogativo è su Bonucci: era lui a far grande la Juve o viceversa? Dalla risposta arriverà anche il verdetto sul mercato bianconero.

LUIGI FONTANA – Caporedattore SpazioJ.it

Penso che la Juventus quest’estate si sia rinforzata. Le partenze di Bonucci e Dani Alves pesano, sia dal punto di vista tecnico che da quello carismatico. C’è un centrale che, però, quest’anno deve consacrarsi: parliamo di Daniele Rugani. La scelta della Juventus è stata quella di puntare sull’ex Empoli per crearsi in casa il futuro pilastro della difesa. Può essere considerata una scommessa, vedremo se Allegri e la società la vinceranno. L’arrivo di Howedes, invece, regala all’allenatore toscano un jolly che, all’occorrenza, potrà colmare anche l’unica lacuna che questo calciomercato ha lasciato, cioè il terzino destro.

Carismatico, con esperienza internazionale, l’ex capitano dello Schalke darà una grandissima mano: è stato un acquisto molto sottovalutato. Se in difesa ci sono dei dubbi, dalla cintola in su il mercato della Juventus è stato importante. Blaise Matuidi e Rodrigo Bentancur hanno sostituito Rincon e Lemina: sembra talmente ovvio il passo in avanti che affermarlo sembra essere quasi un’offesa all’intelligenza del lettore. Il francese è un profilo che la Juventus non aveva in casa: forte fisicamente e tatticamente, darà copertura e qualità. L’uruguaiano, invece, darà verve e freschezza a una mediana che forse è un po’ attempata. Già dalle prime uscite è sembrato un ottimo calciatore: si farà. Sei centrocampisti per 2/3 ruoli è il numero giusto.

La rosa è diventata completa, e lo specchio di tutto ciò è quello che è accaduto in attacco. A Cardiff c’erano quattro alternative, considerando Dani Alves un esterno d’attacco. La Juventus ora ne ha sette, e tutte di indiscutibile qualità. Douglas Costa è a tutti gli effetti un top player, Bernardeschi lo diventerà, aiutato dall’ambiente Juve. Avere in panchina gente come Mandzukic, Cuadrado, Pjaca, gli stessi due uomini sopracitati permetterà ad Allegri di vincere le partite anche dalla panchina. È mancato forse il nome grosso, quello alla Higuain per intenderci. Ma non può arrivare sempre. Bocciare in partenza il mercato intelligente e pragmatico di questa sessione di mercato è sbagliato. Parlerà il campo.

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