Allegri: “Juve, senza Bonucci addio difesa a tre”. De Sciglio: “Qui grazie al mister”

Massimiliano Allegri presenta la nuova annata. In conferenza stampa, affiancato da Mattia De Sciglio, il tecnico della Juventus a poche ore dall’amichevole con il Barcellona ha commentato le più importanti vicende in casa bianconera. Ecco le sue parole: “Giocheremo con la difesa a quattro adesso, vedremo se ci saranno possibilità di rinforzare la difesa però al momento stiamo bene così. Per quanto riguarda il modulo, possiamo giocare anche con il 4-3-3 per le caratteristiche dei giocatori. Bernardeschi non è ancora ufficiale e non ne parlo”.

CESSIONE BONUCCI

“È vero, avevo detto che sarebbe stato il leader del futuro, evidentemente ho sbagliato. Lui ha fatto una scelta comunicando alla società, è stata una trattativa molto veloce. Non ci sono altri motivi”.

FINALE CARDIFF

“Dopo la finale sono state dette tante cose che neanche la fantasia del miglior regista poteva partorire. La finale di Champions ha svalutato la stagione della Juve che è stata ottima. Dobbiamo ripartire con la convinzione di fare un’annata come l’anno scorso. Sono arrivati giocatori importanti ma per dieci undicesimi siamo rimasti gli stessi. Mi spiace che la Juve non abbia festeggiato la Coppa Italia e il campionato. La finale è stata una comunque un’esperienza bellissima, da quella partita lì dobbiamo far nascere una grande stagione”.

LE PAROLE DI DE SCIGLIO

Nel corso della conferenza stampa, le domande dei cronisti sono riservate anche a Mattia De Sciglio, che ha preso il posto di Dani Alves sulla destra. L’ex Milan si presenta così ai suoi nuovi tifosi: “I 16 anni che ho passato al Milan sono stati molto belli, sentivo il bisogno di un forte cambiamento. Allegri è stato molto importante nella mia scelta, mi ha dato sempre grande fiducia e tanta serenità quando lavoravamo insieme. C’è stato un anno in cui ho avuto problemi fisici, per il resto è andato tutto bene al Milan ma ero arrivato a un punto in cui avevo bisogno di nuovi stimoli. Qui alla Juve mi ha colpito subito il peso della società e del gruppo. Era la squadra migliore in cui io potessi andare, so che cosa posso dare e non mi accontenterò fino a quando non capirò che il club è soddisfatto. La Juve è da sempre la rivale storica del Milan. Negli ultimi anni c’è stata però una supremazia bianconera. Da quest’anno si sono rinforzate tutte, quindi sarà di sicuro un campionato più difficile”.

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