Minutes to midnight

Quando ti trovi a fare l’editoriale, ti metti alla prova con te stesso: l’editoriale è diverso dal solito pezzo in cui riporti una notizia, è un articolo in cui scrivi quello che pensi. E ti metti in gioco, con nome e cognome. Sei tu che ti fai carico delle responsabilità di quello che scrivi, di quello che migliaia (o magari milioni!) di persone leggeranno. E quando lo fai per SpazioJ, è normale che l’argomento sia sempre intorno alla Juventus. Altrimenti questo sito si chiamerebbe “Spazio Qualcos’altro” oppure “Spazio di qualsiasi cosa”. Detto ciò, suppongo che l’immagine in evidenza stoni parecchio con quello che i lettori si aspettano da questo sito: inizio ad immaginarmi già alcuni commenti, sul perché pure noi si parla di Chester Bennington. Qualcuno potrebbe pensare che non c’è rispetto, che si voglia calcare l’onda, che seguiamo tutti gli altri. Vedete, non è proprio così: quando si decide di parlare di una persona recentemente scomparsa lo si fa per commemorarla, per onorarla, e per ricordarla. Ma soprattutto, se se ne parla, è perché in qualche modo si teneva a quella persona. Certo, molti di voi che leggeranno non conoscevano di persona il cantante, e neppure io. Ma immagino che tutti abbiamo ascoltato e apprezzato certe canzoni, come ad esempio Numb, dove si chiede a gran voce di essere sé stessi, e diversi da chi ci vuole… diversi, appunto. Mi sto immaginando la Juventus, che in queste settimane post Cardiff abbia cercato di mantenere vivo l’orgoglio di essere bianconeri, un urlo che molti tifosi non hanno seguito, parlando di lite negli spogliatoi, mercato da bocciare, gente da mandare a casa, gente che tradisce, gente che arriva e che non dovrebbe arrivare. In the end, it doesn’t even matter: quando scende in campo, la Juventus si tifa, e lo si fa #finoallafine. Anche se ci hai provato tanto, e anche se sei dovuto cadere, magari sia in Galles che a Berlino. In the end, it doesn’t even matter. La Juventus scenderà in campo contro il Barcellona alla mezzanotte, e i minuti che li separeranno inizieranno a dire che cosa vedremo quest’anno. Minutes to midnight, i minuti che separano dall’apocalisse: adesso ne mancano due e mezzo. Il Barcellona non sarà l’apocalisse: non stiamo parlando di Champions League, né di altri traguardi importanti, ma solo di una ICC che vogliono rendere più importante di quello che è. L’orologio scorre, e non può tornare indietro: quando arriverà la mezzanotte, vedremo la Juventus che è, e la Juventus che sarà. Una mezzanotte che per l’orologio dell’apocalisse sarà la fine, una mezzanotte che sarà un inizio per i bianconeri. Ciò che la Juventus ha fatto con la squadra, con Bonucci, verrà fuori. Anzi:

In questo addio
Non c’è sangue
Non ci sono alibi
perché mi sono tirato indietro
Dalla verità
di migliaia di bugie
Quindi lascia che la pietà arrivi
e lavi via
cosa ho fatto
Affronterò me stesso
Per attraversare ciò che sono diventato
Cancello me stesso
E lascio andare ciò che ho fatto
metti in pausa
ciò che pensi di me
Mente io pulisco questa lavagna
Con le mani dell’ incertezza
Quindi lascia che la pietà arrivi
e lavi via
cosa ho fatto
Affronterò me stesso
Per attraversare ciò che sono diventato
Cancello me stesso
E lascio andare ciò che ho fatto
Per cosa ho fatto
Inizio di nuovo
e qualunque dolore possa venire
Oggi finisce
Sto perdonando ciò che ho fatto
Affronterò me stesso
Per attraversare ciò che sono diventato
Cancello me stesso
E lascio andare ciò che ho fatto

(testo di What I’ve done, Linkin Park)

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