Tratta di baby calciatori e frode sportiva: coinvolte anche alcune big

L’inchiesta che lega l’orribile attualità dei traffici di esseri umani nel Mediterraneo e il mondo del calcio è la nuova frontiera dell’illegalità calcistica. Il tutto parte da Prato, in cui la squadra che milita in Lega Pro parrebbe in qualche modo essere implicata nella losca faccenda, con alcuni risultati di partite truccate unite all’ingresso illegale di minorenni africani in Italia, giovani che potrebbero essere cresciuti come promesse del futuro, e poi rivenduti a squadre di più alto spessore, anche nelle serie maggiori.

Frode calcistica e (immancabili) scommesse

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, La Squadra Mobile ha raccolto a proposito dell’alterazione di 11 partite tra Lega Pro, Categoria Eccellenza Toscana, Campionato Regionale Toscano di Promozione. Prato e Sestese in particolare sono i due club su cui si sta indagando, in merito a due giovani africani entrati con documenti falsi, allo scopo di essere tesserati e successivamente trasferiti in altri club, così da rendere il maggior profitto possibile ai due club citati. Oltre a questo, i club sarebbero indagati ancora una volta anche per le vecchie questioni sulle scommesse calcistiche.

Non solo la Lega Pro…

Una volta ottenuti i permessi di soggiorno attraverso parentele fittizie e informazioni falsificate nei confronti delle Ambasciate Italiane, le società che detenevano i giovani calciatori avrebbero potuto fare ciò che volevano su di loro, e guadagnarci il più possibile. Ovviamente tutto questo procedimento illegale nasce in piazze più piccole, ma sarebbe facilmente esportabile su più vasta scala anche in squadre di maggior caratura. Prevenire è meglio che curare, dice il proverbio. Per questo sono stati richiesti atti societari anche a club come Inter, Fiorentina e Cittadella, e accertare che questo “male” non possa diffondersi.

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