I tanti significati dell’acquisto di Douglas Costa

Dunque eccolo: il primo grande colpo del mercato della Juve per affrontare la campagna d’Italia 2017-2018 arriva nel tardo pomeriggio di martedì 11 luglio. Marotta torna da Monaco di Baviera portandosi con sé Douglas Costa, talentuosissimo esterno brasiliano che servirà a far fare un ulteriore salto di qualità alla squadra. “Salto di qualità” che ormai la parola d’ordine del mercato estivo da qualche stagione a questa parte, così come deve essere per una squadra che ormai punta definitivamente alla consacrazione internazionale. In un certo senso come era stato annunciato, l’acquisto arriva entro il ritiro, perché se è vero che i primi giocatori si sono già ritrovati sabato, il ritiro vero inizierà domani con il rientro di alcuni nazionali, guarda caso primo giorno di allenamenti anche per il brasiliano. E l’acquisto del giocatore ormai ex Bayern ha tanti significati dietro a quello squisitamente tecnico – tattico.

COMPRARE DAI PIU’ FORTI

Quello forse più importante è proprio questo. Troppo spesso i tifosi juventini lamentavano il fatto che, almeno per quanto riguarda l’Europa, l’approdo alla Vecchia Signora veniva visto da alcuni giocatori come una tappa di un percorso verso altre e più prestigiose mete. Il caso Vidal è il più recente e il più scottante. Questa volta no, questa volta il percorso è stato fatto al contrario. La Juve è andata a bussare alle porte del Bayern che ormai da anni fa parte di “quelle tre” insieme a Real Madrid e Barcellona, a prendere un giocatore tra i più forti nel ruolo e che infatti non a caso fino a poche ore fa militava agli ordini di Carletto Ancelotti. Un giocatore le cui potenzialità sono riconosciute anche dagli ormai ex compagni, considerando il saluto che gli ha tributato niente meno che Ribery, uno che l’esterno sa come si fa, augurandogli buona fortuna e rimarcandone le doti tecniche nel suo commiato su Instagram. Questo deve essere il segnale più bello che i tifosi devono ricevere. La Juve compra anche dai più forti, non vende solamente. E compra bene.

LE CIFRE DELL’ACCORDO

Detto che sei milioni all’anno di stipendio al giocatore sono in linea con profili di questo genere, l’altro aspetto importante è la cifra investita per il cartellino. Sei milioni subito più 40 tra due anni per un totale di 46, per un giocatore che stando alle attuali quotazioni di mercato potrebbe tranquillamente valerne 15-20 in più. Se pensiamo alle cifre pazzesche per Lukaku o semplicemente alla quotazione analoga data dalla Fiorentina per Bernardeschi (che intendiamoci, è fortissimo e saremmo ben felici arrivasse, ma deve ancora dimostrare tanto soprattutto a livello internazionale a differenza di Costa) ci rendiamo conto ulteriormente del pezzo di bravura messo in scena da Marotta & C.. Certo non sono pochi, ma parliamo di un giocatore di 27 anni nel pieno della carriera e che siamo certi a Torino potrà crescere ancora, seguendo i dettami di un allenatore come Allegri che ricordiamolo, ha fatto crescere smisuratamente un connazionale del neoacquisto, quell’Alex Sandro che oggi tutti ci invidiano e provano a prendere ma che quando è arrivato poco sapeva della fase difensiva. Siamo certi che il Mister saprà sfruttare al meglio anche le qualità di D. Costa, posizionandolo a destra o a sinistra a seconda delle necessità.

Ci teniamo a sottolineare quanto detto in precedenza: la cifra è importante, ma non è quella a dover far sorridere i tifosi. Nel recentissimo passato la Juve ha comprato Higuain a 90 milioni e Pjanic e Dybala intorno ai 40 entrambi. Quello che deve inorgoglire, e far capire che forse davvero stiamo arrivando lassù, è l’essere andati a prendere un giocatore di questo calibro dal Bayern Monaco. Non un panchinaro, non una promessa, non un giocatore sul mercato, ma uno che l’anno scorso, da esterno, ha fatto oltre 15 tra assist e gol. L’asticella si alza ancora.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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