In estate tutti esperti di mercato

In fondo è così. Negli anni pari, almeno fino a fine giugno inizio luglio siamo tutti Commissari Tecnici in concomitanza dei Campionati Mondiali od Europei. C’è una distrazione importante dal mercato, che viene quasi messo in secondo piano almeno fino all’uscita dell’Italia della competizione. Ma negli anni dispari, come quest’anno, il mercato dura la bellezza di tre mesi. Perché è vero che ufficialmente le porte si aprono il primo luglio e le firme si possono mettere solo dopo questa data, ma le trattative iniziano appena finisce il campionato, e spesso anche gli accordi tra le Società vengono siglati ben prima.

OPERATORI IN OGNI DOVE

Questo è il periodo che per qualcuno è in assoluto il più bello. C’è chi senza il calcio giocato si dispera, e chi invece nel calciomercato sguazza come un pesce nell’acqua. E i giornali si combattono a suon di voci, più o meno vere, spesso presunte, a volte letteralmente inventate, pur di stuzzicare la fantasia dei tifosi-lettori. Ma ormai il calciomercato è diventato quasi sport nazionale, e chiunque si trova a fantasticare sulla rosa della stagione che verrà. La cosa davvero interessante di questo “gioco” a cui partecipiamo davvero tutti è che è praticamente impossibile trovare due teste che siano due d’accordo su quali debbano essere le strategie societarie. Il discorso ovviamente è ovviamente estendibile a tutte le squadre, ma possiamo tranquillamente limitarci alla Juventus e ai suoi tifosi. Basta guardare una qualunque trasmissione sportiva in cui ci sia un po’ di interazione con il pubblico da casa (quelle di TOP CALCIO 24 e TOP PLANET ne sono un esempio lampante) e negli sms, e-mail e telefonate si legge tutto e il contrario di tutto. Ma si potrebbe tranquillamente limitarsi alle chiacchiere da bar, la televisione non fa altro che aumentare il bacino d’utenza. Da Douglas Costa a Bernardeschi per dirne due “in entrata”, da Alex Sandro a Cuadrado per dirne due “in uscita”, c’è chi parla di fenomeno e chi di bidone con la stessa facilità, al punto che a volte ci si chiede se avvero si stia parlando dello stesso giocatore.

DAI VALORI ALL’UTILITÀ

Il livello di esperienza del tifoso/operatore fa poi sì che non ci si limiti al valore assoluto del giocatore ma anche alla valutazione dell’utilità alla squadra, alla rosa, al modulo, al Mister. Bernardeschi va bene perché è italiano, gioca sia a destra che a sinistra ed è mancino, ma non va bene perché è giovane e non fa fare salto di qualità perché pecca in esperienza; Douglas Costa l’esperienza ce l’ha e pure internazionale così come doti tecniche importanti, ma non è continuo e non è comunitario; Danilo ha già giocato con Alex Sandro, ma fa panchina al Real ed è extracomunitario anche lui; Alex Sandro è forse il terzino (ammesso che esistano ancora) sinistro più forte al mondo, però con 70 milioni ne compri due fortissimi e fai una plusvalenza pazzesca; poi puoi far tornare Spinazzola, giovane, forte, italiano e che conosce il campionato, ma alle prime armi con una grande squadra; magari De Sciglio, che sa giocare anche lui a destra e a sinistra indifferentemente e che con Allegri aveva dato il meglio e in Nazionale gioca sempre bene, ma no, è troppo scarso, non è da Juve, non serve. Di ogni giocatore accostato ai bianconeri troverete un partito di pro e un partito di contro. E molto difficilmente prendendo in esame giocatori diversi i membri di questi partiti saranno gli stessi.

Insomma, il gioco dell’estate sappiamo qual è. Non solo sui nomi lanciati dai giornali, spesso ci lanciamo anche in versione talent scout “suggerendo” alla dirigenza qualche profilo particolarmente interessante. La cosa bella di tutto questo è che non costa niente, in un certo senso più che un gioco è quasi un sogno. Ognuno stila la sua rosa perfetta, con la formazione ideale, e intanto la Dirigenza si mette sotto con i giocatori reali. Ci hanno dimostrato negli ultimi anni di saperci fare, eppure non tutti siamo sicuri che anche quest’anno saranno all’altezza della situazione. È il bello dei giochi da spiaggia: “io faccio Messi” “io Ronaldo” e giù di partitine tra amici, tra sogno e realtà

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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