Juve-Di Maria, la strada è tracciata. Ma c’è un problema da superare

La Juventus si gioca tutto tra due giorni, con la finale di Champions contro il Real Madrid che potrebbe portare i bianconeri alla definitiva consacrazione europea. Tutti sono concentrati sull’obiettivo, e non vogliono prendere in considerazione altre distrazioni. Ma Marotta e Paratici sono già al lavoro per costruire la Juve che verrà, e sembrano essere intenzionati a sferrare un assalto per José Angel di Maria, esterno del Paris Saint Germain con le valige pronte.

MINIERA D’ORO

Di Maria sarebbe l’acquisto ideale per la Juve. Ancora giovane, dal valore ormai consacrato e dalle caratteristiche tecnico-tattiche sopraffine, El Fideo sarebbe una pedina utilissima nel nuovo 4-2-3-1 disegnato da Allegri. L’argentino potrebbe giocare in tutte le zone della trequarti: a destra per poter rientrare sul mancino è la sua posizione preferita, ma anche al centro con libertà di movimento e a sinistra per poter sfruttare i suoi cross darebbe garanzie importanti. Inoltre, Di Maria comporrebbe con Dybala e Higuain un trio tutto argentino quasi infermabile.

OSTACOLO PSG

Come detto, El Fideo sembra avere le valige pronte per dire addio ai parigini. E le concorrenti per la Juve non mancano, soprattutto dall’Italia: Inter e Milan, infatti, sono desiderose di riscatto e sembrerebbero aver individuato proprio in Di Maria l’uomo della rifondazione. In realtà, dovrebbe essere solo l’Inter in corsa, ma occhio sempre ai rossenri. Di Maria, però, sembrerebbe preferire la Juve. Ormai conosciuta e consacrata a livello europeo, la Vecchia Signora fa gola a molti. E il Fideo non è esente da questa idea. L’accordo sul contratto dovrebbe essere già stato trovato: 7 milioni all’anno fino al 2021. Un po’ meno che a Parigi, ma abbastanza dal convincerlo. Un indizio che vi abbiamo svelato in questi giorni che avvicinerebbe l’argentino a Torino, inoltre, è il ‘like’ messo alla foto di Dani Alves con la maglia bianconera addosso. Sembra una trattativa spianata, dunque. Ma, in realtà, per il duo Marotta-Paratici c’è da superare l‘ostacolo PSG: i rapporti tra i due club sono ai minimi storici dopo il ‘caso Coman’, quando la Juve lo strappò a zero da Parigi, facendo arrabbiare la dirigenza francese. Bisognerà dunque lavorare per ristabilire i rapporti prima di intavolare una trattativa.

Simone Calabrese

 

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