Buffon, papà Adriano è con te: “Ha una faccia concentrata, sono fiducioso”. E poi dà un consiglio al figlio

Tutti carichi. A due giorni dalla finale di Champions League di Cardiff, la tensione in casa bianconera, e non solo, sta iniziando a crescere. Anche all’interno delle famiglie dei calciatori questa tensione sta iniziando a farsi sentire. Ultimo a parlare è stato il padre di Gigi Buffon, Adriano, il quale ha rilasciato un’intervista sul figlio a Tuttosport.

FACCIA GIUSTA

Papà Adriano è pronto a gustarsi questo grandissimo match. E, a suo dire, anche Gigi è pronto: “A me basta guardare Gigi in faccia per capire che partita farà. Questo è un periodo molto positivo, intravedo in lui una maggiore tranquillità rispetto al passato. Sono fiducioso per la finale di Champions”. Un messaggio chiaro, quello di papà Adriano: Gigi non vede l’ora di alzare quella bellissima coppa.

MA CHE FINITO!

Gigi ora è sulla bocca di tutti, e c’è chi lo ritiene favorito per il prossimo Pallone d’Oro in caso di vittoria della Champions. Ma qualche anno fa, non tutti erano d’accordo sulle qualità del portierone bianconero. In particolare fu Beckenbauer che nel 2013 diede a Buffon del ‘pensionato’. Una frase che ferì molto papà Adriano: “Ci rimasi male. Ho troppa stima di Beckenbauer per pensare che si fosse espresso in quei termini”. Da grande campione, Gigi ha fatto spallucce di quelle parole, ed ora si gioca la partita più importante della sua carriera alla tenera età di 39 anni.

CAPITOLO D’ORO

Partita che, come dicevamo, potrebbe consentire al numero uno dei numeri uno il premio del Pallone d’Oro. Un premio che renderebbe orgoglioso papà Adriano: “Se tanti lo dicono, io ne prendo atto. Penso che se uno rimane a questi livelli per tanti anni qualcosa vorrà dire”.

IL DOPO GIGI

Infine, Adriano Buffon ha indicato i possibili eredi di suo figlio a difesa della porta della Nazionale e, chissà, della Juve che verrà: “Vedo molto bene Meret. Mi accorsi di lui nel 2015, durante un Udinese-Lazio di Coppa Italia. E’ un ragazzo che può fare strada. Donnarumma è un animale, ovviamente in senso buono: la sua reattività, considerata la stazza, è impressionante”.

Simone Calabrese

 

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