#MediaDay: Allegri e Chiellini: “Serviranno equilibrio e forza mentale: loro possono farci male in ogni momento”

SERVE EQUILIBRIO

Bisognerà avere soprattutto equilibrio: in una finale serve forza mentale per rimanere dentro la partita, perché la si può sempre capovolgere. Bisogna dunque trascorrere una settimana risparmiando energie mentali.

PIANO A E PIANO B

È la seconda partita più importante della mia carriera, perché la prima l’abbiamo persa a Berlino. Stavolta dobbiamo creare i presupposti per portare a casa la partita. In questi 3 giorni di allenamenti prepareremo i piani A e B per Isco e Bale: sono giocatori diversi, ma fortissimi.

ZIDANE

Ciò che ha fatto Zidane non è da tutti: gestire una grande squadra non è facile, perché non si parla solo di aspetto tattico. Credo che Zidane sia davvero un grande allenatore. Il Real, nella seconda parte della stagione, è cresciuto molto e bisogna fare i complimenti a Zidane. Casemiro avrà meno qualità dei campioni, ma dà equilibrio al Madrid.

CRESCITA

Io son cresciuto nel lavorare, l’approcciarsi alle cose, nel confrontarmi, nello sbagliare, perché sbaglio tutti i giorni. Arrivare in finale di Champions mi dà una gioia immensa: mi ritengo fortunato a poter partecipare a Cardiff sabato sera. Ora c’è maggiore positività e convinzione, che mi lasciano maggior tranquillità nell’affrontare la finale. Son cresciuto io, è cresciuta la squadra, la società, come anche i tifosi. Siamo dentro una centrifuga ed è bello starci: lunedì, a bocce ferme, tutti quelli che hanno lavorato in questi 3 anni si riterranno soddisfatti. Però bisogna portare a casa l’obiettivo.

PROMESSE

Il ciclismo non è uno sport che fa per me. Faccio i complimenti a Nicola e al Crotone, bravi a non perdere mai di vista l’obiettivo: basta guardarne i numeri.

PSICOSI DA FINALE

È una partita importante, ma dove dobbiamo fare le stesse cose fatte in questi anni e per tutto l’anno. La negatività porta negatività, la positività. Quando sono arrivato c’era un grande alone di negatività: la Juventus ha giocato 8 finali, non ne ha perse 6. Se si vince siamo tutti più contenti, ma arrivarci è importante. Di Champions ce n’è una nel mondo, come il Super Bowl. E noi siamo li, dovremmo essere pronti. A me questa negatività da fastidio.

BALE O ISCO

Hanno una rosa importante; Asensio, Morata, una grande panchina. Hanno un modo di giocare migliorato nella stagione. Grande equilibrio gli ha dato Casemiro. Isco è più tecnico, Bale più veloce.

FINALE

Abbiamo una rosa importante, ne abbiamo giocate due in tre anni di finali. Abbiamo giocato un ottavo importante anche se siamo usciti. Per migliorare la squadra ci vogliono grandi giocatori, ma la società sa muoversi bene. La Champions ha grande fascino, e ti fa conoscere in tutto il mondo.

HD

Ci è voluto un po’ perché Dybala e Higuain trovassero l’intesa. Con cambio modulo Higuain aveva bisogno di giocare solo, Paulo doveva capire come muoversi in funzione di Gonzalo. Ci voleva un po’ di tempo, ma ora hanno una grande intesa come tutti.

HIGUAIN

Gonzalo deve stare sereno, fare una partita giusta come fino ad oggi. Credo farà una grande finale.

MOMENTI DELLA PARTITA

La squadra è migliorata molto nell’accendere e spegnere l’interruttore nei momenti giusti: una grande squadra deve avere questa capacità. Tra mezz’ora faremo allenamento e bisognerà accenderlo, per poi spegnerlo: sabato alle 20.45, quando fischierà l’arbitro, dovrà essere acceso.

CONDIZIONE PSICO-FISICA

Siamo a lunedì, mancano 5 giorni e devo vedere come si evolve la settimana. Siamo in una buona condizione psico-fisica, faremo un allenamento al giorno perché fa molto caldo e poi venerdì andremo a Cardiff.

FIDUCIA

Dobbiamo essere solamente concentrati, senza ansia. È un evento meraviglioso, che i ragazzi ci hanno regalato: andiamo lì fiduciosi, con una consapevolezza maggiore rispetto a 2 anni fa.

STAGIONE STRAORDINARIA

Quest’anno i ragazzi hanno fatto una stagione straordinaria e li ringrazio, ma ora serve l’ultimo sforzo, quello di sabato. Dobbiamo forse avere più motivazioni di loro. Il campionato non è stato facile, fare 91 punti non lo era e Roma e Napoli hanno fatto benissimo. Vincere la 3^ Coppa Italia non era facile; adesso manca l’ultimo pezzo e ce ne andiamo in vacanza.

BBC

La BBC può essere anche Buffon-Bonucci-Chiellini. O Benatia (ride, ndr). Sarà sicuramente una grande finale: i dettagli faranno la differenza e soprattutto le qualità singole dei giocatori. Abbiamo grande convinzione di poter portare a casa questa finale, ma sapendo chi abbiamo di fronte.

AUTOSTIMA

A 5 giorni di distanza bisogna affrontare la situazione con serenità, senza l’ansia di doverla preparare ogni giorno, se no non saremo pronti. L’ottimismo ci dev’essere, ma non mi sembra giusto dire che la Juventus sia la favorita: è una finale di Champions e giochiamo contro il Real, che è abituato a giocare queste partite. Bisogna avere autostima, ma anche la consapevolezza di giocare una finale dove loro sicuramente saranno favoriti.

Ora parola a Massimiliano Allegri.

 

CHIELLINI: Da parte nostra c’è stata una crescita costante, poi il cambio di modulo ci ha dato nuova linfa: ci serviva un entusiasmo nuovo. Con tutto il rispetto, vincevamo ma senza divertirci abbastanza: quello è stato un input. A livello internazionale è tutto una conseguenza. Se devo scegliere una partita come svolta, scelgo il Barcellona: contro il Porto eravamo 11 contro 10 e sicuramente loro non hanno lo stesso blasone dei blaugrana. C’è stata una crescita ed un lavoro che ci hanno permesso di arrivare preparati nel momento cruciale.

CHIELLINI: Non è un caso che dopo due anni siamo qua e che l’anno scorso siamo usciti agli ottavi contro una top del mondo, meritando di passare fino al 90′. Mi aspetto la presenza fissa di questa squadra nelle prime 4-8 di questa competizione: la strada intrapresa dalla società è quella di una squadra che possa ambire ad essere al top con continuità.

CHIELLINI: Avevamo indirizzato abbastanza il campionato, ma avremmo voluto chiuderlo a Roma; contro il Crotone è stata una partita vera. Noi abbiamo avuto la bravura e la fortuna di vincere un trofeo in più, che loro hanno perso in semifinale. L’esperienza di due anni fa ci aiuterà anche dal punto di vista dei nervi.

CHIELLINI: Son talmente forti e vittoriosi che non possono avere un “complesso-Juventus”, anche se negli ultimi anni ci è andata quasi sempre bene. Nell’altra finale eravamo alla fine di un ciclo per età anagrafiche, mentre adesso penso di no, almeno per i prossimi 2-3 anni. La società è molto lungimirante e qualcosa bisognerà cambiare, perché stiamo invecchiando e altri vorranno cambiare aria: i cambiamenti nella vita e in questo sport sono all’ordine del giorno, ma non sono preoccupato.

CHIELLINI: Sarebbe troppo riduttivo parlare di BBC contro BBC, ma sicuramente ridurre l’urto degli attaccanti del Real farebbe molto. Dobbiamo cercare di tenerli il più possibile lontani dalla porta. Dovremo essere comunque bravi a fare possesso, per trovare un giusto equilibrio.

CHIELLINI: Il gruppo sudamericano è una parte importante di questo spogliatoio: porta allegria e spensieratezza, che servono nei momenti di una stagione, mentre noi italiani siamo più seri. Loro, fino alla mattina stessa, sembra vadano a giocare una partita con gli amici, ma poi in campo è tutto diverso. Nel nostro gruppo siamo stati bravi a trovare un punto d’incontro, che non è sempre così scontato.

CHIELLINI: In questi giorni studieremo più nel dettaglio la squadra, perché servirà essere minuziosi. È impensabile pensare di non concedere occasioni al Real Madrid, anche se cercheremo di limitare al massimo i loro attaccanti. E poi bisognerà fare qualcosa di importante: servirà il 100% (e più) di ognuno di noi, che ci ha permesso – per esempio – di non prendere gol nelle 2 partite contro il Barcellona. Servirà l’ordinario, ma anche lo straordinario: mi viene in mente la parata di Gigi su Iniesta.

CHIELLINI: Si sa tutto di Gigi. Sono stato fortunato ad aver fatto tutta la carriera insieme a lui e probabilmente non mi rendo neanche conto di cosa vorrebbe dire non avere un portiere di quel livello: molti tiri li valuto semplici perché ho lui dietro. Non ritengo sia giusto dare un Pallone d’oro alla carriera: Gigi lo merita per quello che fa, non per quello che è. Ha fatto qualcosa di straordinario e serve qualcosa di straordinario anche sabato, perché non si potrà non concedere qualcosa al Real.

CHIELLINI: Qualche piccola differenza (tra Bale e Isco, ndr) c’è, ma meglio o peggio non esiste perché son due fuoriclasse. Dovremo sicuramente avere qualche accorgimento iniziale. Isco, negli ultimi mesi, è stato veramente il valore aggiunto, oltre ai classici gol di Cristiano.

CHIELLINI: Ho sempre cercato di trasformare le sconfitte in esperienze positive. Credo ci sia rimasta una traccia positiva, perché potremo gestire meglio certi momenti della partita. Nella scorsa finale, facemmo un primo tempo di troppa tensione; nel secondo tempo, quando potevamo anche vincerla, ci siamo fatti cogliere più scoperti e siamo stati puniti. L’esperienza di due anni fa ci servirà.

CHIELLINI: Son caratteristiche palesi (differenze con Bonucci, ndr): siamo 5 centrali di altissimo livello, con caratteristiche leggermente diverse l’un dall’altro. Si parla tanto di me, Barzagli e Bonucci, ma non bisogna dimenticare che gli altri due centrali (Benatia e Rugani, ndr) giocherebbero titolari in molte squadre d’Europa.

CHIELLINI: Il Real sembra una squadra sulla quale sembra sempre si possa avere il sopravvento, ma poi ti colpisce. Ho seguito le partite con Napoli e Bayern: sembrava ti desse l’opportunità di vincere, ma hanno dei giocatori straordinari in ogni zona del campo. Noi dobbiamo continuare sulla strada intrapresa in quest’ultimo periodo: sarà fondamentale l’approccio alla partita e vincere il maggior numero di duelli possibile.

CHIELLINI: Sto vivendo l’attesa come i compagni che c’erano 2 anni fa. Sicuramente ci sentiamo migliori, a prescindere dalla qualità della rosa che è aumentata. Aver fatto certe partite ti aiuta ad arrivarci in maniera migliore. Sabato troveremo una squadra più abituata di noi, che lo ha dimostrato con 2 vittorie negli ultimi 3 anni.

CHIELLINI: Innanzitutto, i numeri sono relativi. La fase difensiva la si fa in 11, non conta il modulo. Contano disponibilità e sacrificio e credo che questo sia stato il segreto di quest’anno. Per il resto, siamo comunque una difesa solida e dovremo dimostrarlo sabato.

Inizia Giorgio Chiellini a rispondere alle domande.

ALLEGRI: Prima di parlare della finale, voglio ricordare che oggi, 32 anni fa, persero la vita 39 persone: in una serata di sport e di festa si trasformò in una tragedia. Un pensiero va alle famiglie e credo occorra qualche secondo di silenzio per ricordare quel giorno del 1985.

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