Marotta: “Dybala non ha prezzo. Con lui progetto a lungo termine”

Un operato eccellente che l’ha consacrato nell’élite dei migliori dirigenti della storia del calcio: Giuseppe Marotta è la colonna portante della Juventus dei record. Un manager moderno che negli anni si è saputo adattare ai cambiamenti del calcio contemporaneo, accompagnando il club bianconero alla massima affermazione al livello mondiale.

In esclusiva ai colleghi di Tuttosport, l’amministratore delegato della Juventus ha rilasciato una lunga e interessante intervista.

Il primo pensiero dopo il sesto scudetto consecutivo lo ha rivolto al passato, per ricordarsi dove il ciclo è iniziato, o al futuro per capire dove andrà?

“La mia è una visione sempre positiva, quindi penso sempre al traguardo successivo. Domenica sera pensavo già a Cardiff e poi penserò alla prossima stagione. Ogni volta che vinco qualcosa non ho mai la tentazione di guardarmi indietro, anche perché ogni volta sento l’ambizione che cresce”.

Come si sceglie un giocatore da Juventus?

“Due livelli: o prendiamo un campione già affermato, vedi Dani Alves, Mandzukic, Khedira, Higuain, eccetera. Oppure cerchiamo il talento. Ma, attenzione, un talento che possa diventare campione: cioè uno che accanto alle qualità tecniche dimostri di avere dei valori umani che lo trasformano in campione, come per esempio è capitato a Dybala. Il talento oggi non basta: è un’espressione di qualità calcistiche naturali, ma per diventare campione devi aggiungere qualità intellettuali, in pratica la mentalità vincente. E noi su questa lavoriamo, perché la mentalità si può acquisire e si può allenare, noi la alleniamo a livello psicologico, allevando i talenti che troviamo sul mercato o del nostro vivaio”.

Su Dybala c’è un progetto “alla Del Piero”, cioè farlo diventare un simbolo?

«Diciamo che nel nuovo contratto abbiamo tenuto conto della valorizzazione del calciatore che va di pari passo con la valorizzazione del marchio aziendale. Ci saranno quindi delle comuni attività e c’è l’intenzione di fare un lungo percorso insieme».

Quanto vale Dybala?

«Non ha un valore. Il valore di un giocatore è dato nel momento della sua cessione. Se mettevo una clausola su Pogba tre anni prima di cederlo avrei detto: 60 vanno bene. Mentre invece l’abbiamo venduto a 110. La clausola è una follia, non la metterò mai su un giocatore. Non è un vantaggio, ti mette nelle condizioni di debolezza».

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