Allegri-Bonucci e quella lite che tanto bene ha fatto allo spogliatoio bianconero

Anche quest’anno lo Scudetto è un affare esclusivamente bianconero. Con il risultato appena acquisito contro il Crotone, la Juventus si è laureata per la sesta volta consecutiva Campione d’Italia. Un traguardo più che storico, oseremmo dire leggendario: nessuno mai, infatti, in Italia era riuscito in questa impresa. Ma i bianconeri hanno ancora l’ultimo obiettivo da conquistare, e non devono assolutamente distrarsi. Intanto, comunque, alla mente di tutti i tifosi juventini affiorano i tanti momenti cruciali della stagione. E noi vogliamo ricordare un fatto che avrebbe potuto stravolgere tutto e che invece, paradossalmente, fece bene allo spogliatoio: la lite Allegri-Bonucci.

IL FATTO

E’ venerdì 17 febbraio. La Juventus è impegnata in casa nell’anticipo contro il Palermo. Si gioca di venerdì perché i bianconeri hanno la Champions in settimana, con l’importante sfida di andata degli ottavi di finale contro il Porto. La partita è senza storia: Marchisio, doppio Dybala e Higuain fissano il punteggio sul 4-0. Sembra filare tutto liscio ma, ad un certo punto del secondo tempo, le immagini mostrano un Allegri infuriato che inveisce a male parole contro Bonucci. Durante la partita pochi lo notano ma, non appena l’arbitro emette il triplice fischio, Bonucci corre negli spogliatoi per cercare il proprio allenatore. Quello che è successo nello spogliatoio non lo sa nessuno, ma molti parlano di un confronto molto diretto, e addirittura qualcuno dice che i due siano arrivati addirittura alle mani.

LA PUNIZIONE E IL PERDONO

Qualcosa, comunque, in quella stanza è successo. Allegri ha tentato subito di minimizzare ma, nella diramazione dei convocati per la sfida di Oporto, il nome di Bonucci non appare. Ed è stato lo stesso Allegri a spiegarne il motivo: “In accordo con la società, Bonucci non verrà convocato per motivi disciplinari. Anche io mi auto multerò. Dopo questa punizione, il caso è chiuso”. Serafico, deciso, Allegri ha rischiato di arrivare alla spaccatura con la squadra. E invece, paradossalmente, proprio questa lite ha dato gli stimoli in più per ricompattarsi. Bonucci ha pagato e capito, ammettendo la colpa e non polemizzando. Allegri ha fatto quello che ha detto: dopo Oporto, Bonucci è tornato il titolare inamovibile che era. Tutto questo è dovuto a una società forte che è intervenuta senza delegittimare il ruolo di Allegri. E’ dovuto anche a dei calciatori intelligenti, che sanno sottostare alle regole. E’ dovuto ai leader dello spogliatoio che si sono dimostrati veri professionisti. E’ dovuto allo stile Juve.

Forse ha ragione Cassano: alla Juve sono tutti soldatini. Soldatini che rispettano le regole e lo stile della Vecchia Signora. Soldatini che sono entrati nella storia: complimenti, esacampioni!

Simone Calabrese

Impostazioni privacy