Altro che festa, ora basta distrazioni: la ricetta per rialzarsi in fretta

Vi diamo una notizia: la Juve, questo sesto scudetto consecutivo, non ce l’ha ancora cucito sul petto. Dopo la sconfitta contro la Roma di ieri sera in molti hanno parlato semplicemente di festa rimandata, dando per scontato che quel titolo arriverà. Per carità, l’impresa sembra tutt’altro che complicata, è vero, ma parlare di “festa rimandata” è un grave errore. Sì, perché una festa si rimanda quando c’è qualcosa da festeggiare e al momento in casa Juventus non c’è ancora nulla per cui valga la pena organizzare una festa.

Per i bianconeri c’è da lavorare, più che da rinviare feste. Fallire un match point non è sicuramente qualcosa di drammatico se ne hai altri due a disposizione, ma la pressione, al match point successivo, aumenta parecchio. La Juve però ora deve stare attenta e concentrarsi al 100% sulla partita successiva, mettendo tutte le energie fisiche e mentali sul prossimo obiettivo: la Coppa Italia contro la Lazio. Fino a mercoledì alle 23 questo deve essere l’unico problema dei bianconeri: il pensiero dello Scudetto deve essere lontanissimo, quello di Cardiff ancora di più.

Da giovedì, poi, si farà ritorno a Vinovo e la Juve dovrà prepararsi al meglio per il prossimo match point, arrivando a disputare la partita perfetta contro il Crotone. Una sfida che, sulla carta, appare più semplice di tante altre, questo è chiaro. Guai però a sottovalutare l’impegno, perché in quella partita non si deciderà solo lo Scudetto, ma probabilmente anche un gran bel pezzo di salvezza. Il Crotone nelle ultime settimane ha avuto un rullino di marcia da alta classifica, permettendogli di arrivare ad un solo punto dall’Empoli e da una rimonta clamorosa.

Concentrazione al massimo, gestione della pressione e tanto, tanto lavoro in settimana: solo così i bianconeri riusciranno a portare a casa due titoli in pochi giorni. Cardiff deve essere un pensiero lontanissimo. Ma proprio per Cardiff, sarà fondamentale vincere contro il Crotone: tre punti permetterebbero ad Allegri di trasformare la successiva Bologna-Juve in un’amichevole senza pressioni e quindi di prepararsi con la giusta calma e serenità alla finale di Champions. Altri menti rischiano di essere guai, guai grossi.

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