Agnelli in tribunale: “Non sapevo Dominello fosse ‘ndranghetista, la Digos non mi ha mai fatto sapere nulla”

Quest’oggi Andrea Agnelli si è recato presso il tribunale di Torino per testimoniare le vicende riguardanti il processo Alto Piemonte. Il numero 1 bianconero è presente in qualità di testimone e non come accusato per concorso esterno in associazione mafiosa, insieme ai due capi ultras Rocco Dominello e Fabio Germani.

L’interrogatorio, svolto a porte chiuse, è durato circa 40 minuti. Il presidente bianconero ha risposto negando ogni rapporto diretti con Dominello o con altri imputati per facilitare la distribuzione dei biglietti, favorendo così l’attività illecita di bagarinaggio.

PARLA IL LEGALE DI DOMINELLO

In seguito al processo, ha subito parlato il legale di Rocco Dominello. “Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha ammesso di aver incontrato più volte Rocco Dominello, in qualità di rappresentate del gruppo ultrà Drughi. Si parlava di questioni riguardanti l’organizzazione del tifo e ha escluso qualsiasi tipo di pressione, nemmeno riferite dai suoi più stretti collaboratori”.

LA DIFESA DI AGNELLIindagine

Come riporta Torino.Repubblica.it queste sono state le parole rilasciate da Agnelli: “Nessuna pressione mafiosa da parte di Rocco Dominello. L’ho incontrato in alcune occasioni assieme a Fabio Germani e Alessandro D’Angelo per gli auguri di Natale, ma non ho mai avuto idea che fosse ‘ndranghetista. La Digos sapeva di questi incontri e non ha mai detto che facesse parte della criminalità organizzata”.

 

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