Il Generale Rincón: come giocare abbastanza bene e far rimpiangere Pjanić

Quando ti chiami Rincón e giochi nella Juve, è probabile che tu faccia una concreta dose di panchina. Niente di personale eh! Nessuna antipatia, nessun rancore, nessun pregiudizio: semplicemente il tuo ruolo è quello del comprimario. Il Generale lo sapeva quando è arrivato a gennaio, e sapeva che doveva sgomitare per mettere piede in campo. Ci ha lavorato tanto in allenamento, e Allegri lo ha notato: dietro i tre intoccabili, la prima scelta è lui. Non Sturaro, non Lemina, ma l’ultimo arrivato.

Spesso quando gioca, più che della sua prestazione (spesso spezzoni finali della partita), si finisce per etichettarlo come “il primo venezuelano a…”: è successo quando è stato acquistato (primo venezuelano della Juve), poi contro il Barcellona (primo venezuelano ai quarti di Champions), e così via. Ci si dimentica che, oltre alla sua nazionalità, Rincón ha giocato! Si è mosso, ha toccato palla, ha randellato… ha fatto qualcosa di cui tener conto!

Stasera è stata la grande novità in campo: lui, con Sturaro nell’out sinistro, dovevano far rifiatare due giocatori di non poco conto, come Pjanić e Higuaín, Se sia giusto farli riposare in un match importante come il derby di Torino con vista scudetto, lo si può capire solo alla fine.Rincón è un incontrista, non un impostatore, e lo dimostra quando la palla arriva nelle sue zone: mai una verticalizzazione, mai uno spunto palla al piede. Di contro, c’è da dire che il primo tempo si chiude con il generale che esce come migliore in campo: nessuno passa dalle sue parti, non perde palla e, cosa di cui tenere conto, tanti contrasti ma nessun cartellino. Quando sei chiamato a dover ringhiare sui piedi e sulle caviglie degli avversari, è davvero un pregio riuscire ad intervenire sempre in modo pulito.

Anche nel secondo tempo continua la sua buona prestazione (va anche vicino al gol), ma, complice il risultato che si mette male, e l’intoccabilità di Khedira, deve far entrare Pjanić. Esce anche Sturaro: i due che dovevano far rifiatare i titolarissimi fanno posto proprio a loro, Pjanić e Higuaín. La partita è in salita, nonostante l’espulsione di Acquah, il pareggio arriva proprio all’ultimo secondo, con gol e assist dei nuovi entrati. Un caso? No di certo: per segnare serviva la qualità, e quando è entrata, la Juve è riuscita a pareggiare. Rincón deve farsene una ragione: ha la stima di Allegri, sa di giocare bene, al livello delle sue possibilità, e fa quello che gli viene chiesto. Ma nel momento del bisogno, deve farsi da parte e far giocare i migliori. Questo, è il destino triste di un guerriero.

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