La promessa di Dybala: «Qua ci torno. Ma in campo. E segno un gol»

«Qua ci torno. Ma in campo. E segno un gol». La promessa di Dybala al Camp Nou. Era il 22 marzo 2015, era il Clasico. Sugli spalti del Camp Nou sedeva “u picciriddu”, un ragazzino di ventidue anni di proprietà del Palermo. Era già in corso la trattativa che l’avrebbe portato la Juventus, ma la testa, quel giorno, era solamente al Camp Nou. Svuotato di ogni pensiero, si lasciò andare al tifo per la squadra che sin da piccolo lo aveva conquistato con le fantasie di Ronaldinho.

LA PROMESSA DI DYBALAdybala numero 10 juve

Ignaro di ciò che sarebbe successo due anni dopo, Dybala nelle sue parole aveva già capito che la portata del suo talento l’avrebbe portato lontano. Perché non capita a chiunque di sognare di far gol al Camp Nou. Le parole sussurrate all’amico assumono tuttavia più le sembianze del futuro che Paulo prospettava per sé che di un’onirica irrealtà. Oggi, Dybala, potrebbe realizzare quella sua promessa. Il gol al Barça l’ha già fatto (anzi, i gol), ma non al Camp Nou. Le prospettive, da quel marzo 2015, sono certamente cambiate. Da promessa a campione, dal Palermo alla Juve, dal Barbera al Camp Nou. Chissà se nel talk around si sarà ricordato di quel selfie, di quelle parole che oggi potranno diventare realtà. Certo è che, se poi dovesse ancora far doppietta e venir meno alla promessa, andrà bene comunque.

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