Paco Alcácer, la mossa a sorpresa di Luis Enrique

La dichiarazione dell’allenatore del Barcellona Luis Enrique “giocheremo con otto attaccanti” non poteva certo passare inosservata. Come contro il Paris St. Germain, il Barça dovrà cercare una storica remuntada, e lo farà sfoderando tutto il suo arsenale offensivo. I dubbi si rincorrono sui giocatori che scenderanno, sul modulo e sul modo di giocare che utilizzerà il Barcellona: sarà una squadra spropositatamente in avanti? O rimarrà fedele al classico 4-3-3, dato che, come disse il mister asturiano nel post partita, “tatticamente non abbiamo sbagliato niente” ?

Come già detto in precedenza, la sensazione è che si vada ad un 4-2-3-1, con Paco Alcácer a fare da quarto attaccante. Il valenciano, in realtà, è stato considerato molto poco finora: in 51 gare stagionali è stato impiegato dal primo minuto solo nove volte, facendo spesso la panchina. D’altronde il suo rendimento non è stato così esaltante finora: cinque gol realizzati in 22 presenze (segnando il primo gol a dicembre). Luis Enrique, quando lo fa giocare, lo utilizza per far rifiatare uno dei mostri sacri della MSN; è una punta centrale nonostante la sua altezza (175 cm), a Valencia ne conservano un gran ricordo (43 gol totali) e anche in nazionale sta facendo bene (sei gol in 13 presenze). Se dovesse giocare lo vedremmo sulla trequarti, da capire se in mezzo o su una delle due fasce, dietro Suárez: in ogni caso non nella sua posizione. Non molto amato da Luis Enrique, ma per amore della vittoria, un Paco Alcácer si può anche rischiare.

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