Pescara-Juve, le pagelle dei bianconeri: Higuain cecchino, Rugani sontuoso

Vince la Juve, si ferma la Roma: Pescara può essere una svolta. Ecco perché la doppietta diGonzalo Higuain pesa come un macigno. Aspettando il Camp Nou, le pagelle dei bianconeri.

Pagelle Pescara Juve

NETO, 6 – Parte con una piccola incertezza, poi quasi niente. È una partita tranquilla, forse pure troppo.

LICHTSTEINER, 6.5 – Si è ripreso un posto alla sua maniera: con voglia, forza e costanza. La stessa che ha messo in campo anche oggi. E all’Adriatico si è proposto bene anche in avanti.

BARZAGLI, 6.5 – Poco da fare: è la classe coniugata alla potenza. Perciò quell’intervento al primo tempo, che vale quanto una rete, è normalità. L’assurda normalità di Andrea Barzagli.

RUGANI, 7 – Cresce, tanto che ora non conosce più limiti. Non è solo una chiusura, una giocata: è continuità, personalità.

ASAMOAH, 6 – A livello difensivo è perfetto, un po’ anonimo in avanti. Ogni tanto sembra con la testa altrove, ma è problema diffuso.

PJANIC, 5.5 – Mire è questo: un genio senza soluzione di continuità. Barcellona pesa sulla testa e si vede: la sostituzione è lo sfogo naturale. (RINCON, 6 – Prende il posto del bosniaco: il suo è un secondo tempo senza infamia e senza lode)

MARCHISIO, 6 – Senza girarci ancora: fisicamente non è al meglio. Anzi: c’è tanto da lavorare. Ma la classe e lo stile è sempre lo stesso: ripartire da questo.

CUADRADO, 7 – La sua è una stagione spettacolare: è passata pure in sordina, volendo. Ma spacca le partite come pochi e sta maturando tanto anche dal punto di vista tattico. (LEMINA, sv)

DYBALA, 6.5 – Inventa calcio a ogni tocco, come al solito. Poi quell’intervento folle di Muntari, poi le speranze del popolo bianconero. (STURARO, 6 – Entra carico e prova, con i suoi limiti, a fare il suo in un ruolo che non gli appartiene).

MANDZUKIC, 6.5 – No, non va la poca precisione sotto porta. Ma per tutto il lavoro che fa, oscuro e non, Marione è imprescindibile.

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HIGUAIN, 7.5 – Trezeguet nel mirino: manca un gol ai 24 di David. Per il resto, cosa c’è da dire? Un cecchino. Non sbaglia mai – o quasi.

ALLEGRI, 6,5 – Qualche cambio in vista Barcellona, ma niente stravolgimenti. Col solito show motivazionale a bordocampo.

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