Repubblica: “Simone Inzaghi è nel mirino della Juventus”

Il 2 giugno, tra poco meno di un mese, Simone Inzaghi sarà in panchina per la finale di Coppa Italia. Contro la Juventus. Curioso, il destino: dalla Salernitana, sfiorata in estate, ai campioni d’Italia in carica. Un cammino tanto lungo e tortuoso quanto sorprendente: ma potrebbe non essere finita qui.

Pippo, Simeone: fratelli, modelli

Mentre il Pippo si conquista la B con il suo Venezia, Simone è riuscito a togliersi da dosso l’etichetta del “fratello di…”. Merito di una grande Lazio, con una salda identità di gioco e un carattere definito. Che lui, laziale dentro, ha saputo plasmare e affinare.

Simone, che è alla Lazio da 17 anni, ha avuto davvero tanti maestri.

Uno su tutti: Diego Simeone, compagno di vittorie. L’ha studiato, sviscerato: ora ha imparato e sta mettendo in pratica. E pure con profitto, a quanto pare.

Adesso è Pippo, ripartito dal basso, a cercare ispirazione in Simone. “Guarda gli allenamenti sul canale tv della Lazio”, scrive Repubblica, in un articolo dell’edizione di oggi, 6 aprile.

Rinnovo con la Lazio in arrivo

C’è una certezza: il cammino di Inzaghi, che non è più Inzaghino, è solo all’inizio. Il contratto da 300mila euro, un decimo di quanto guadagna Luciano Spalletti, è un punto di partenza.

Claudio Lotito, che quest’estate aveva scelto Marcelo Bielsa, vorrebbe tenerlo a lungo con sé. Per farne il Ferguson biancoceleste – un’espressione, forse, abusata. Sa che uno così è difficile trovarlo, quindi bisogna trattenerlo.

“È un predestinato”, dice di lui, e, intanto, gli prepara un nuovo contratto. Inzaghi ha già assicurato che non ci saranno problemi: dovrebbe prolungare fino al 2019, con un sostanzioso adeguamento. (Qualcuno parla di una cifra vicina al milione di euro).

Ma la Juve…

Repubblica, però, lancia un’indiscrezione: Simone Inzaghi sarebbe nel mirino della Juventus. Tutto fa pensare che Allegri possa rimanere in bianconero, ma la dirigenza vuole farsi trovare pronta. Anche perché in futuro, senza dubbio, ci sarà da pensare a un cambio in panchina.

Il nome dell’attuale allenatore della Lazio è uno di quelli caldi. Si è costruito da solo, con la gavetta e con i risultati, nonostante la buona carriera da calciatore. Si è guadagnato questa opportunità e la sta sfruttando al meglio.

Ha la media-punti migliore tra i tecnici della Serie A: 1,97 punti – Allegri, per inciso, è a 1,86. Dopo 46 partite, probabilmente, non è un dato su cui fare affidamento: ma è una discreta garanzia di qualità. E la Juve, si sa, ha sempre un occhio di riguardo per l’eccellenza.

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