Cannavaro: “La contestazione al Pipita è un atto d’amore. La Juve rischia…”

Fabio Cannavaro ha parlato a “La Stampa” di Torino alla vigilia del secondo Napoli-Juventus, quello di Coppa Italia in programma domani sera al San Paolo. L’ex Pallone d’oro, nonché doppio ex, si sofferma sulla Juventus, sulle accuse di catenaccio ma anche sui fischi del pubblico di Napoli a Gonzalo Higuain. Ecco le sue parole.

LA PRESTAZIONE DEI BIANCONERI

“E’ pericoloso andare al San Paolo a fare una partita solo difensiva: il Napoli attacca la profondità, ti buca tra le linee, e può mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Domani la Juve dovrebbe cercare di giocare meglio, perché già altre volte non l’ha fatto, pur vincendo: alla lunga, può essere un problema“.

CAPITOLO HIGUAIN

“Ai tifosi del Pipita non è piaciuto che sia andato via di notte, senza salutare i compagni e l’allenatore: è stato per loro un trauma. Tuttavia, ognuno è libero di fare quel che vuole. Alla fine, se la Juve l’ha comprato è perché qualcuno la clausola l’ha messa, e s’è fatto tanti soldi”. Ha aggiunto che da tifoso, fischierebbe. “Ovviamente. Ma il fischio è uno sfottò: se l’hanno fischiato tanto è perché aveva lasciato tanto amore. L’indifferenza gli avrebbe fatto molto più male”.

LA FORZA DELLA JUVENTUS

La forza della Juventus è che programma in anticipo rispetto alle altre squadre e investe su giocatori forti. E poi, quelli che arrivano prendono subito la mentalità vincente. Infatti, vincere è l’unica cosa che conta. Tuttavia, se la Juve vuole andare in finale di Coppa Italia, Allegri deve far giocare la miglior formazione: altrimenti, rischia”.

E SU WITSEL….

Non ho rubato Witsel alla Juve: gli chiesi se era libero e lui mi disse che non aveva ancora firmato con nessuno”.

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