Serie A, che noia: su 90 partite, il 20% non avranno senso

Mai come in questa stagione le posizioni in classifica sono state così delineate. Non si è dovuto lottare praticamente per nulla, e ciò non fa bene al nostro calcio.

CHE BARBA CHE NOIA, CHE NOIA CHE BARBA

C’è stata una squadra (la Juventus) che ha preso in mano il campionato sin dall’inizio. Ci sono state squadre (Roma e Napoli) che non hanno mai fatto pensare a una lotta per la zona Champions, anche se ultimamente l’Inter sta provando ad entrarci. Ci sono state squadre (Lazio, Milan, Atalanta) che provano a giocarsi la zona Europa League senza altre contendenti. Ci sono state squadre (Palermo, Crotone, Pescara) che sono retrocesse sin dalla prima giornata. E ci sono state tutte le altre squadre che non hanno mai avuto obiettivi definiti. In pratica, una noia!

FINALE SOPORIFERO

Ormai mancano 90 partite alla fine della stagione di Serie A 2016/2017. Ma sarà un finale che ci riserverà davvero poche emozioni, a meno di ribaltoni (improbabili) nelle zone alte della classifica. Addirittura il 20% di queste 90 partite non avrebbero nemmeno senso di esistere, in quanto si affronteranno squadre che non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. Le partite “interessanti”, invece, saranno solo 12, e ci saranno giornate (come la 33esima e, addirittura, l’ultima) che su 10 incontri non riserveranno neanche un match interessante.

PROBLEMA DIRITTI

Ovviamente, il settore che soffre di più di questa noia nel nostro campionato, è quello dei diritti tv. In questi giorni si sta discutendo (con molte polemiche) sulla nuova linea guida da seguire per rendere più appetibile all’estero il nostro campionato. Secondo molti, 20 squadre sono troppe e tre retrocessioni sono poche. Bisogna quindi studiare una strategia al più presto per ridare appeal a una Serie A che negli anni ’90/2000 era il campionato più seguito nel mondo.

Serve una sterzata veloce. Non può bastare solo la Juve a rappresentarci a livello mondiale

Simone Calabrese

Impostazioni privacy