Marchisio a JTv: “Da bambino amavo fare l’attaccante. E sul Barcellona…”

Claudio Marchisio ha poco fa parlato ai microfoni di JTv analizzando la doppia sfida contro il Napoli, quella con il Barcellona in Champions League facendo qualche passo indietro a quando era un bambino: “Amavo fare l’attaccante”.

MARCHISIO A JTV

Da bambino amavo giocare in attacco, poi sono diventato un centrocampista. E sono felice e di essere una delle bandiere bianconere. Era il sogno che coltivavo fin da bambino, è stato un cammino incredibile, fino a oggi. Sono orgoglioso io e lo è tutta la mia famiglia. È stato talmente bello questo percorso che mi sembra ancora di essere dentro a un sogno. Anche se sono passati tanti anni e sono stati vinti tanti trofei”.

Il Principino ricorda quando avrebbe pensato che sarebbe diventato un professionista: La conferma è stata Napoli-Juve 2006/2007. Una prestazione importante dopo la quale mi sono sentito pronto. È stato un periodo particolare, quello, che mi ha visto entrare nella prima squadra fin dal ritiro. Mi sono sentito per la prima volta parte integrante della Juve. Lo Stadium? Come la nostra casa, un binomio inscindibile con la squadra. Abbiamo subito vinto lo Scudetto, è stato tutto perfetto e lo è ancora. In campo ci accorgiamo di quanto sia importante”.

A pochi giorni di distanza la Juventus affronterà per ben due volte il Napoli di Sarri. Prima in campionato e poi in Coppa Italia: “Il Napoli? Noi pensiamo a una partita per volta: arriviamo da un periodo in cui sia alla Juve che al Napoli in tanti hanno viaggiato con le Nazionali. Napoli-Juve sarà una sfida bellissima, il Napoli sta dimostrando di essere una squadra con giocatori importanti che esprimono un bel calcio, noi stiamo facendo molto bene. Cresciamo di partita in partita. Ci concentriamo per ora solo sul campionato, alla Coppa Italia ci pensiamo dopo”.

Archiviato il Napoli, la testa andrà alla doppia sfida contro il Barcellona: “Anche se la Champions League si incastra in momenti delicati del campionato, l’adrenalina ti dà energie fisiche e mentali incredibili. Partite come quella con il Barcellona si giocano da sole. Una rivincita? No, quello sarebbe stato in una finale: il nostro obiettivo è giocarci la Coppa a Cardiff. Il loro giocatore che ammiro di più è Iniesta: ha talento e intelligenza infiniti, riesce a dare tantissimo sia con le sue idee che con il palleggio e la gestione della palla”.

Chiude con un pensiero su Pjaca e su un gol tanto desiderato: Immagino che per Pjaca questo sia un momento non facile, l’infortunio è arrivato in un periodo clou della stagione. Ma Marko ha sani principi, voglia di lavorare ed è giovane, Ha tempo di far vedere a tutti il suo grande talento. Il gol che vorrei segnare? Uno da centrocampo. Ci ero riuscito con la Primavera anni fa contro la Salernitanaal calcio d’inizio. In prima squadra mai, ma i portieri sono attentissimi, è difficile”.

Michele Ranieri

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