A rischio le trasferte napoletane per i supporters bianconeri: “Allo stadio devono poter venire anche i bambini”

Al ritorno dalla sosta per le nazionali si entrerà nella fase clou della stagione. I doppi confronti con Napoli e Barcellona sentenzieranno probabilmente il destino della Juventus in questa stagione. Da queste quattro sfide dipenderà la conquista del campionato, della finale di Coppa Italia ed una buona fetta di Champions League. I supporters bianconeri però potrebbero non sostenere dal vivo la propria squadra nel doppio impegno ravvicinato del San Paolo (2 aprile campionato, 5 aprile Coppa Italia). A spiegarlo è Antonio De Iesu, questore di Napoli, intervenuto a Radio Crc.

A RISCHIO LE TRASFERTE DEI SUPPORTERS BIANCONERI

“Napoli-Juve? Ci stiamo preparando al meglio e sicuramente le vicende di ieri in autostrada non contribuisce a rasserenare il clima. Da napoletano devo dire che sono un po’ deluso perché sono un sostenitore della squadra. Attorno al mondo del calcio tutto dovrebbe esprimersi con goliardia e sfottò, tralasciando la violenza. 1000 agenti per Napoli-Juve? Non abbiamo ancora deciso quanti uomini saranno impegnati,questa notizia non proviene da noi. Baseremo il tutto su un’analisi approfondita, ma ad oggi non abbiamo deciso nulla: siamo nella fase di analisi. Valuteremo anche se i supporters bianconeri potranno partecipare alle trasferte qui a Napoli”.

Continua poi il questore: “Napoli deve fare un passo in avanti, ho grande rispetto verso i tifosi partenopei e so che non è facile, ma l’impegno deve essere quello di espellere i soggetti non tifosi, ma violenti che oggi sono allo stadio e domani esprimeranno l’aggressività in alti modi. Io sono un sostenitore della tifoseria sana, espellendo i gruppi violenti, ma deve esserci l’impegno di tutti. Pianificheremo al meglio il servizio pubblico perché allo stadio i tifosi devono poter portare anche i bambini”. 

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