Perché la Juventus è l’unica squadra italiana competitiva in Europa?

Quante volte, discutendo di calcio amabilmente con una persona che non tifa Juventus, un supporter bianconero si è trovato a dover rispondere alla frase: “Sì, ma perché la Juventus non vince in Europa?”. Beh, a una domanda che, praticamente non ha senso, bisognerebbe rispondere con un’altra domanda, in cui è racchiusa tutta l’essenza del calcio italiano: “Ma perché la Juventus è l’unica squadra italiana competitiva in Europa?”.

VINCERE LA CHAMPIONS NON È SEMPLICE

Innanzitutto, bisogna far riflettere queste menti “edulcorate”, dimostrando loro che non è affatto facile vincere la Champions League. Purtroppo non tutti capiscono la reale difficoltà di una manifestazione nella quale sono molto importanti gli episodi e la fortuna. Un rimpallo, un infortunio nel momento sbagliato possono compromettere le possibilità di successo. E quindi, vincere la Champions è un concetto molto relativo. Come sottolineato anche da molti giocatori della Juventus in questi giorni, l’importante è essere costantemente in lotta: prima o poi la ruota gira. Un esempio lampante? Il Bayern Monaco. La squadra tedesca domina in Germania da tanti anni, ormai, intramezzati solo da qualche successo del Dortmund. Una squadra granitica, su cui è stata costruita anche la Nazionale campione del mondo nel 2014. Eppure, il Bayern è riuscito, negli ultimi 15 anni, a portare a casa il massimo trofeo continentale una sola volta: nel 2012-2013.

UNICA SQUADRA COMPETITIVA IN ITALIA

Ci sono altre squadre, in Italia, competitive in Europa? La risposta è alquanto ovvia. Come dimostra l’immagine sottostante, dal 2012-2013, cioè da quando la Juventus è tornata in Europa, ha sempre avuto un rendimento migliore di tutte le altre squadre italiane. Anche nella peggior stagione europea, che, dal punto di vista del Ranking, è quella dello scorso anno con l’uscita agli ottavi di finale contro il Bayern Monaco, nessuno è riuscito a fare di meglio. I bianconeri se la sono giocata alla pari con le migliori squadre del continente, dal Real Madrid al Bayern Monaco, dal Borussia Dortmund al Barcellona. Le altre italiane hanno fatto molte brutte figure, e non sono state neanche minimamente vicine a poter assaporare un duello alla pari.

Ed è lampante ciò che è successo quest’anno. La Roma, la seconda forza della Serie A, secondo quello che dice la classifica, è uscita da entrambe le manifestazioni europee contro squadre che sono state eliminate, più o meno agevolmente, dalla Juventus. Il Porto è stato considerato da tutti un avversario abbordabile, così come Madama è stata ritenuta fortunata nel sorteggio degli ottavi. Non si era detto, però, così, a inizio stagione, quando la Roma aveva pescato i lusitani per il preliminare. Il risultato fu un netto 0-3 in casa. Con il Lione, invece, i giallorossi hanno subito la bellezza di 5 gol. La Juventus, in 4 partite contro queste due compagini, di reti ne ha subite soltanto una. Differenze?

GAP CHE AUMENTA

La notizia peggiore per tutte le altre squadre italiane è che questo gap potrebbe andare sempre aumentando. Con la Roma in notevole crisi di bilancio e un Napoli che non trova continuità nel tenere i suoi campioni, l’unica società che potrebbe mettere in difficoltà la Juventus nei prossimi anni è l’Inter di Suning. Ma in Corso Galileo Ferraris sono abbastanza soddisfatti. Il bilancio parla chiaro: la Juventus si avvia a registrare un vero e proprio record di fatturato. Qualche anno fa, operazioni come quelle di Dybala, Pjanic, per non parlare del super affare Higuain, sembravano un’utopia, mentre ora sono la normalità. E continueranno ad esserlo. Per una Juve che guarda sempre più in alto, per essere sempre più competitiva. Mentre le altre, invece, guardano la Juve, da grande distanza, come se la vera utopia fosse proprio raggiungere la Vecchia Signora. 

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