Juve-Allegri: addio possibile, ma non scontato

C’è il contratto (scadenza 2018) e ci sono i segnali positivi: massima sintonia con la dirigenza; rosa ricca di campioni e con margini di miglioramento; legame più forte con lo spogliatoio dopo l’ottima gestione del “caso Bonucci”. Alla fine, nonostante in molti siano pronti a scommettere sul contrario, il “nuovo” allenatore della Juventus potrebbe essere… Massimiliano Allegri.

ANCORA INSIEME?

Il livornese, come tutti i colleghi top, deciderà il proprio futuro nel giro di un mese, dopo aver incontrato il presidente Andrea Agnelli e l’ad Beppe Marotta. Stando a quanto riportato da Tuttosport, più si avvicina il summit e più negli ambienti juventini cresce la sensazione che il matrimonio con l’allenatore dell’ultima finale di Champions possa proseguire anche nel 2017\18. Nel calcio le cose cambiano in fretta e la certezza si avrà soltanto nelle prossime settimane, ma intanto i rumors su Arsenal, Barcellona e Psg sembrano spaventare meno.

LA SITUAZIONE DELLE PANCHINE EUROPEE

Allegri

La Juventus è contenta di Allegri e Max lo è del club. L’offerta irrinunciabile può sempre arrivare, ma tutto lascia pensare che quest’anno ci saranno meno cambiamenti a livello di panchine a cinque stelle. Si libererà quella del BarcellonaLuis Enrique ha già annunciato l’addio – ma i catalani sono abbastanza “particolari” nella selezione dei tecnici.  A meno di ribaltoni ora come ora non previsti, il Real Madrid proseguirà con Zidane, il Bayern con Ancelotti, i due Manchester con Guardiola e Mourinho. Di fatto, a parte il Barcellona e forse il Psg (dipenderà dal cammino di Emery in Champions), le big non cambieranno boss. Wenger-Arsenal, Conte-Chelsea e Pochettino-Tottenham sembrano rapporti un po’ più in bilico, ma in ogni caso nessuno dei tre club sarebbe al livello della Juventus. Non è un dettaglio, bensì una considerazione diffusa a livello di tecnici europei.

RINNOVO IN VISTA?

Per Allegri potrebbe essere un motivo in più per restare alla Juventus un altro anno con l’obiettivo di lottare su tutti i fronti in Italia e in Europa. Campioni come Buffon (contratto in scadenza nel 2018), Dybala e Higuain non si trovano da tante parti e salutare un progetto ambizioso e vincente come quello bianconero non è semplice. Allegri è il primo a saperlo. E sa pure che alla Juventus le pressioni sono altissime, però c’è una società forte, competente e soprattutto rispettosa dei ruoli: per un tecnico non è un aspetto marginale. Se tutto andrà secondo i programmi, va messo in conto un nuovo prolungamento fino al 2019. Questione di abitudini: Marotta è contrario a iniziare la stagione con un allenatore in scadenza. In caso contrario, i dirigenti gireranno pagina e quella di Spalletti resta la candidatura più forte

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