Analisi tattica Juventus-Empoli 2-0: trentesima vittoria consecutiva allo Stadium

Massimiliano Allegri pensa anche alla semifinae di Coppa Italia e dopo le fatiche di Champions decide di effettuare un turn over ragionato. In porta prende posto Neto, la difesa rimane a quattro e vede il ritorno di Bonucci, scelta che chiude definitivamente la questione Bonucci-Allegri. Al suo fianco c’è Rugani. Lichtsteiner riposa e come lui Dybala. L’argentino è troppo importante per essere messo a rischio nel match contro l’Empoli.

Mandzukic e Cuadrado sono al loro solito posto, Sturaro va a completare il trio che staziona dietro Higuain. Con Stefano Sturaro il modulo passa, in alcune fasi della partita, da 4-2-3-1 a 4-4-2.

Due tempi, due Juventus diverse

Il primo tempo vede una Juventus contratta e poco precisa. La manovra dei bianconeri è molto lenta e prevedibile. Nonostante questo, le occasioni da gol arrivano lo stesso grazie alla differenza enorme sul piano tecnico tra le due squadre. Molte di queste capitano sui piedi e sulla testa di Mario Mandzukic, ma l’attaccante croato non gioca un primo tempo all’altezza.

Mandzukic si sbatte molto, ma è poco concreto e spesso pasticcia. La stessa cosa avviene sulle fasce: Cuadrado e Alves non sempre optano per la giocata giusta, anche se il brasiliano si muove molto meglio del colombiano. Meglio invece Sandro sulla sinistra.

I cross arrivano sopratutto dalla trequarti, ma non sempre colpiscono nel segno. Nel primo tempo c’è da sottolineare la buona prestazione di Sturaro. Il centrocampista è dinamico, onnipresente e sempre nel vivo dell’azione.

La Juve fa sul serio e va in gol due volte

Nel secondo tempo la Juventus decide di fare sul serio. La manovra si velocizza e questo porta anche a maggiori spazi per l’Empoli che di tanto in tanto prova a far male, ma senza riuscirci mai veramente.

Al 52′ su cross di Cuadrado, interviene Mandzukic con una gran botta di testa. La palla viene mandata sulla traversa da Skorupski, poi rimbalza al di là della linea. La prestazione del croato cresce di minuto in minuto. Sulla sinistra dialoga sempre bene con Sandro e si fa sempre trovare pronto sulle palle alte.

Bellusci e co. vengono letteralmente umiliati dall’attaccante balcanico sul gioco aereo. Anche le fasce crescono in maniera esponenziale rispetto al primo tempo. Sandro e Alves iniziano a ballare la samba, diventano devastanti con le loro sgroppate e i loro traversoni. Proprio i due brasiliani confezionano il secondo gol.

Al 64′ l’ex Barcellona serve a centro area l’ex Porto, il quale stoppa la palla con le spalle rivolte alla porta e incrocia di sinistro sul palo lungo. Un grandissimo gol.

In questo secondo tempo a confermarsi è Stefano Sturaro. Il nazionale italiano è uno dei migliori in campo. Riesce a sopperire a carenze tecniche con il dinamismo e l’abnegazione.

Dybala e Pjaca a mezzo servizio

Dybala e Pjaca entrano solo nel secondo tempo, il croato addirittura a cinque minuti dal termine. Dybala, nonostante il poco tempo a disposizione, mostra di che pasta è fatto dialogando a velocità doppia con i suoi compagni più dotati, Pjanic e Higuain.

Per Pjaca troppo poco tempo per mettersi in mostra, ma dopo il gol segnato al do Dragão forse anche a lui va benissimo così… per adesso.

Con questa vittoria, la Juventus incrementa il vantaggio sulle inseguitrici, in attesa del match Inter-Roma, e raccoglie trenta successi consecutivi allo Stadium.

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