Col 4-2-3-1 gode anche la difesa: è tornato il bunker Juve

Allegri ha aspettato le risposte del campo per far capire a tutti gli scettici che il modulo impiegato da venti giorni a questa parte non è affatto sinonimo di “tutti avanti senza criterio“. Anzi, perché la miglior difesa resta sempre l’attacco. E gente come Mandzukic e Cuadrado (ma anche uno splendido e generosissimo Higuain) lo dimostrano ogni giornata di più. Già, perché è anche merito loro se la Juventus è tornata ad esser solida dietro, non concedendo più gol evitabili e soffrendo, in generale, molto di meno. Stasera Buffon ha dovuto compiere una sola parata (e che parata!), visto che il resto dei compagni è stato impeccabile nel non soffrire quasi per niente, nonostante la spinta iniziale di un Cagliari voglioso, tecnico e veloce.

LA SVOLTA

Il 27 novembre scorso la Juventus prendeva 3 gol in quel di Genova, cadendo – malamente – sotto i colpi di un Grifone scatenato. Fu in quella trasferta che, più che mai, scattò l’allarme difesa: quello che era stato il reparto cardine, capace di far le fortune della squadra bianconera in Italia, sembrava essersi perso. Con una BBC non più indistruttibile e meno presente rispetto agli anni scorsi, Allegri ha dovuto pensare a nuove soluzioni. E la difesa a 4, schermata da una mediana ordinata, muscolosa, di corsa e tecnica e aiutata da due ali diligenti più che mai, è sembrata la soluzione più logica e più adatta. Risultato? Cinque gare col 4-2-3-1 e cinque vittorie. Ma non cinque vittorie qualsiasi, perché in tutti e cinque i casi Buffon ha portato a casa una preziosa clean sheet.

Non ci sarà più la tanto amata BBC (e adesso è anche esploso Rugani…), ma è davvero il caso di preoccuparsi? Forse no. Questo nuovo modo di difendere (perché di compiti e sacrifici si parla, prim’ancora che di numeri) sa piacere anche di più.

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